Il Garante boccia i sindacati ma loro vanno avanti lo stesso: precettateli

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Sindacati a testa bassa contro il governo con una precisa scelta ideologica e non sindacale. “Confermiamo la proclamazione dello sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre”. E’ una nota di Cgil e Uil a confermare l’intenzione dei sindacati di andare avanti nella mobilitazione di 24 ore nel settore del trasporto locale anche dopo il richiamo del Garante degli scioperi.

Le scuse dei sindacati per attuare la contestazione politica

“Non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia. Si tratta di un’interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici e i lavoratori”, si giustificano i sindacati. Per Cgil e Uil , infatti, “l’astensione del lavoro del 17 novembre non può essere interpretata in altro modo: rientra nella disciplina dello sciopero generale.

Il Garante conferma il provvedimento

Siamo attenti e rispettosi delle regole, tanto che abbiamo richiesto noi un confronto con la Commissione che, nonostante le nostre argomentazioni, ha deciso di confermare il provvedimento”. La Commissione, per i sindacati, non spiega, peraltro, “su quali basi normative ha deciso che non si tratta di uno sciopero generale. Confermiamo, infine, la nostra disponibilità ad aderire alle indicazioni della Commissione per il settore dei vigili fuoco e quello del trasporto aereo”, concludono Cgil e Uil.

Il garante boccia i sindacati: mancano i requisiti

Il Garante sugli scioperi afferma che allo sciopero di 24 ore dei trasporti di Cgil e Uil mancano i requisiti dello sciopero generale e quindi non può essere soggetto a deroghe dalle normative previste nel settore sui servizi pubblici. “Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali non può essere considerato quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”, scrive il garante.

I sindacati si appellano al “sacro” sciopero

“La Commissione di garanzia, con la decisione assunta, non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”, conclude, contraddicendo i sindacati che urlavano evocando il diritto di sciopero.

La Lega: bocciato il fine settimana lungo di Landini

“La Commissione di Garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un fine settimana lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani. La mobilitazione non potrà essere di 24 ore: i troppi anni a servizio del Pd al governo nazionale hanno arrugginito la Cgil che evidentemente ha dimenticato l’abc”, si legge in una nota della Lega che già nei giorni scorsi ha criticato il leader della Cgil.

Ma Uil e Cgil si impuntano. Precettateli

“Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l’autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste”, dice il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi dopo la comunicazione del Garante.