Il Gemelli è il primo ospedale d’Italia, per Newsweek è il 37mo al mondo (Niguarda al 50mo). La classifica completa

Per il secondo anno consecutivo il Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs è il ‘migliore ospedale d’Italia’, secondo la classifica stilata annualmente dal magazine statunitense Newsweek. E non solo. Rispetto allo scorso anno, quando figurava al 45.esimo posto nel ranking mondiale, quest’anno il Gemelli guadagna ben otto posizioni, salendo al 37.esimo gradino di questa prestigiosa classifica dei migliori ospedali al mondo.
“È un risultato tanto più importante e in grado di rafforzare il senso di appartenenza di tutta la nostra numerosissima squadra – afferma Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs – in una fase storica dove tutti stiamo risentendo dell’impegno prolungato nel contrasto al Covid che, purtroppo, salvo brevi tregue, ci ha visto impegnati 7 giorni su 7 negli ultimi 2 anni. Questo riconoscimento per il secondo anno consecutivo – rivendica Elefanti – conferma la validità delle scelte di fondo assunte e del sistema di governo volto a coniugare l’attività didattica e di ricerca con quella assistenziale di un Policlinico universitario”.

Gemelli per il secondo anno secondo Newsweek è il migliore ospedale d’Italia
“L’analisi di Newsweek si basa su requisiti ben documentati che mirano a fondere e bilanciare l’aspetto gestionale con quello clinico – spiega il Dg – ampiamente apprezzati dal riconoscimento ottenuto lo scorso anno con l’accreditamento della Joint Commission International (Jci). I conoscitori del mondo dell’assistenza per acuti in ambito ospedaliero attribuiscono a questo schema di accreditamento un vero benchmark mondiale dei sistemi di verifica e attestazione dei sistemi di miglioramento continuo della qualità professionale verso l’eccellenza. In quella occasione – ricorda Elefanti – il team di valutatori internazionali riconobbe a tutti noi, collaboratori del Policlinico riuniti e collegati, di ‘aver conosciuto un ospedale straordinario del quale essere orgogliosi come collaboratori che operano al suo interno, come cittadini di Roma e come occasione di orgoglio per l’intero Paese'”.
“Quello appena trascorso è stato un altro anno difficile per il perdurare dell’emergenza pandemica che ha frenato e imposto un ridimensionamento di tanti nostri progetti. Questo non ci ha impedito – rivendica il direttore del Gemelli – di guardare avanti e di disegnare un futuro popolato di iniziative e progetti di rilievo internazionale, come il nuovo centro ‘Cuore’ che sorgerà nei prossimi anni, accanto al centro ‘Brain’ per le patologie neurologiche e al ‘Cancer Center’. Resta il rammarico – conclude – di essere stati esclusi in quanto privati dalle misure del Pnrr rivolte al settore della sanità. Cionondimeno la nostra azione non è stata arrendevole ma volta a rilanciare capacità progettuale nonostante talune scelte di indirizzo politico che francamente riteniamo non meritate”.