Il generale Pappalardo il 2 giugno chiama a raccolta gli italiani stufi (video)

generale Pappalardo

L’ha detto e l’ha fatto. Il generale Antonio Pappalardo indice una grande manifestazione a Roma per il 2 giugno prossimo. Il generale leader dei gilet arancioni italiano e unito ad altri movimento popolari spontanei ha chiamato a raccolta a Roma, in piazza Montecitorio, tutti i cittadini che ne hanno abbastanza di questo governo e di questo stato di cose. IPappalardo contesta soprattutto al governo Conte di non essere legittimato da nessuno, di essere abusivo. Pappalardo contesta pure i metodi repressivi che in questa circostanza stanno opprimendo il popolo italiano con continue vessazioni. Avessero dimostrato lo stesso impegno per contrastare clandestini, spacciatori e criminali.

Pappalardo si rivolge alle forze dell’ordine: disposizioni ingiuste

Alle forze dell’ordine il generale dice poi alle forze dell’ordine che i decreti del governo sono illegittimi. Invita a non pagare le bollette, le multe, perché tutte le spese che abbiamo in questo momento sono frutto di provvedimenti illegittimi. Il generale se la prende anche con il comandante dell’Arma Nistri, sostenendo che le multe che vanno a fare sono anticostituzionali e illegittime. Critiche anche al presidente della Repubblica Mattarella, che dovrebbe intervenire per annullare questi decreti illegittimi. La galassia di movimenti che ruota intorno al generale Pappalardo hanno un programma ben preciso. Loro sostengono di essere autorizzati dal popolo stesso, perché il popolo è sovrano, e non questo governo non eletto da nessuno.

I gilet arancioni guidano la rivolta

Il movimento dei gilet arancioni di Pappalardo ha anche pubblicato un programma preciso. Il suo progetto politico prevede radicali trasformazioni dello Stato Italiano e delle sue relazioni internazionali. Al primo punto c’è l’espulsione immediata di tutti gli extra comunitari irregolari e la regolamentazione degli extra comunitari integrati (decreto di nomina del Commissario Straordinario). Poi il movimento ha in animo di istituire la Società Nazionale per Finanziarie le Imprese, per l’emissione di Obbligazioni garantite statali sul mercato nazionale per finanziare lo sviluppo (decreto di nomina del Commissario straordinario sull’Economia). Prevista poi la creazione di una Banca Libera Italica per la corresponsione di capitali agli imprenditori e lavoratori. Poi si tornerà alla lira, anzi sarà istituita la Lira Italica a corso libero.