Il generale Vannacci chiarisce quello che la sinistra ha fatto finta di non capire

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“Paola Egonu non solo è bravissima, ma è anche molto intelligente perché non si è lamentata. E’ giustissimo che giochi con l’Italia. Quando vedo una persona con la pelle scura non la identifico subito come italiana. L’italiano da 8mila anni è identificato con la pelle bianca. Se vede una persona dalla pelle scura non pensa a un italiano. Ciò non toglie che possa essere italiano. Anche su Wikipedia viene specificato che Egonu sia nata da genitori nigeriani”. Così a Tv play il generale Roberto Vannacci che nel suo libro “Il mondo al contrario” ha affermato: ‘Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità’. “Le etnie sono tutte uguali, la presenza di Egonu in Nazionale non toglie e non aggiunge nulla”.

Malan: no a una “cupola” che decide cosa sia accettabile e cosa no

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, “aveva il dovere” di intervenire sul generale Roberto Vannacci, “viste le polemiche che erano sorte e quelle, ben maggiori, che avrebbero investito la Difesa e le Forze armate. Ma non ha a che vedere con le affermazioni del generale”. Lo dice al Corriere della Sera il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan. Malan però non si accorge che le polemiche furono scatenate solo dalla sinistra, e che solo per questo Crosetto si è mosso prima addirittura di aver letto il libro… “I limiti” alla libertà di opinione, aggiunge Malan, “sono i reati, come la diffamazione o l’istigazione all’odio”. Ma “c’è una cupola intellettuale che decide cosa è accettabile. Non per sé ma per gli altri. Sia chiaro: ciascuno è libero di amare chi vuole ma dare patenti di agibilità è sempre dannoso per la democrazia”.

Donzelli: sinistra illiberale che si crede più della magistratura

“La destra non si sta spaccando, purtroppo in Italia abbiamo una sinistra illiberale che pensa di censurare più dei Tribunali e delle scelte stesse dei militari. Crosetto da ministro ha fatto quello che doveva fare come deve fare un buon ministro, cioè ha chiesto, da uomo delle istituzioni, agli organismi militari di verificare se le cose dette da Vannacci erano o no un’infrazione del regolamento militare. Quindi sarà la magistratura che valuterà se Vannacci ha fatto o no dei reati”. Lo ha affermato il responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia, Giovanni Donelli, parlando a Forte dei Marmi. “Per il Pd – ha aggiunto – non basta, quindi abbiamo scoperto che in Italia c’è un partito che pensa di poter decidere più della magistratura e all’interno degli organismi militari più dei dipartimenti militari, questo in democrazia non può esistere.

Non è il Pd che decide cosa si possa leggere e cosa no

Se ne occupa il ministro con i militari, se ne occupa eventualmente la magistratura, non esiste il Pd che ha più potere di censurare della magistratura e dei militari. Combatteremo sempre questa spocchia e questa arroganza della sinistra di poter decidere cosa si può leggere e cosa non si può leggere, cosa si può scrivere e cosa no è inaccettabile e insostenibile”. “Difenderemo sempre la libertà di espressione, nel rispetto della legge, di chiunque. Non ho nemmeno letto il libro, ho difeso e difenderò la libertà di espressione soprattutto di chi la pensa diversamente da me a prescindere dai contenuti, perché noi difendiamo la libertà sempre e comunque, a sinistra invece difendono solo la libertà loro o degli altri di dire esattamente le stesse cose che pensa la sinistra e questo noi non lo accettiamo”.