Il governatore Zaia replica alle banalità e alle ironie inopportune di (certo) giornalismo…

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Con il buon senso e la sobrietà che lo contraddistingue, il governatore veneto Luca Zaia stigmatizza le assurde e pretestuose polemiche – e peggio – della solita “Repubblica”, che evidentemente ancora non ha digerito la vittoria totale del leghista alle ultime amministrative in Veneto. E lo fa con un’intervista a tutta pagina su “Libero”, della quale riportiamo alcuni brani. Nella sua rubrica Michele Serra fa dell’ironia che non fa ridere nessuno sul fatto che Zaia sottolinei, come ha sempre fatto, la presenza di “veneti” nella tragedia della Marmolada. Insomma, Serra ne fa una questione di campanile. A “Libero”, Zaia fa sommessamente notare di essere governatore del Veneto e di aver promesso di occuparsi dei suoi concittadini. “Ma come si fa a polemizzare di fronte a una simile tragedia?”, si chiede Zaia.

Zaia: veramente tutti i giornalisti hanno parlato di Veneto…

E fa notare a Serra che in realtà tutti i giornalisti presenti – e anche assenti – hanno trattato la questione sottolineando il pesante tributo che il Veneto sta pgando. “Quindi – dice Zaia – cos’è, una critica a tutti i giornalisti?”. Di fronte ad altre critiche di “Repubblica”, Zaia consiglia la lettura del suo libro di Mondadori, “Adottare la terra (per non morire di fame)”, che tratta proprio di ambiente. E liquida l’ironia inopportuna di Serra: “Voltiamo pagina, per favore…”. Il governatore poi racconta a “Libero” come ieri si sia giunti al riconoscimento e all’identificazione di un ferito 30enne nella tragedia. Cosa realizzatisi grazie all’intervento in prima persona di Zaia. “Una piccola-grande storia che spero con tutto il cuore che abbia un lieto fine”.

Il governatore invita a non mancare di rispetto ai morti

“Libero” poi ricorda al governatore veneto la sua commozione durante l’incontro con il premier Mario Draghi. “posso capire che uno sia di parte, ma davanti a certe cose, no, dai”, dice ancora Zaia. E poi, su spinta di “Libero”, ricorda tutte le emergenze che ha dovuto affontare da governatore, a partire dall’alluvione del 2010, subito dopo la prima elezione, al terremoto, all’uragano di Vaia… Senza dimenticare l’acqua alta record di Venezia del 2019, né la tromba d’aria sulla Riviera del Brenta. Zaia ha poi concluso parlando degli interventi effettuati dalla Regione Veneto contro il dissesto idrogeologico e chiosa: “La cosa più brutta è la mancanza di rispetto per i morti e per i loro familiari. Ci sono ancora persone incastrate sotto i massi…”.