Il governo Draghi si piega alle ong: affitta traghetti pagati da noi e navi militari per trasportare i clandestini

Non c’è tregua a Lampedusa, dove, complici le condizioni meteo favorevoli, proseguono gli sbarchi di clandestini. Otto gli approdi in rapida successione dalle 20.30 di ieri sera, quando il pattugliatore della Guardia di finanza ha raggiunto il molo Favaloro con 70 persone di origine subsahariana. Intercettate su un barchino di 12 metri a circa 11 miglia dall’isola. Poco dopo a giungere nell’isola sono stati in 24, tra cui 8 donne e un minore. Erano su un barchino alla deriva rintracciato dai militari della Guardia costiera, che hanno “soccorso” anche 62 egiziani, tutti uomini. Intorno alle 21.30 l’approdo più consistente della giornata: 124 immigrati fuorilegge, tra cui un minore, che la motovedetta della Guardia di finanza aveva bloccato a circa 9 miglia dalle coste di Lampedusa.
Sbarchi senza fine di clandestini a Lampedusa
Gli ultimi a raggiungere ieri sull’isola sono stati 29 uomini, tutti adulti e di origine subsahariana, intercettati, sempre dalle Fiamme gialle, a una decina di miglia dall’isola. La tregua negli approdi è durata solo poche ore. Intorno alle 3, infatti, la motovedetta Cp319 della Guardia costiera ha raggiunto il molo Favaloro con 88 clandestini, tra cui 4 donne e 3 minori. Erano stati intercettati a 6 miglia dalle coste della più grande delle Pelagie su un’imbarcazione lasciata alla deriva. E sempre gli uomini della Capitaneria di porto hanno rintracciato 21 tunisini, sbarcati poco dopo. Infine, 83 clandestini, tra cui 5 minori, che i militari della Guardia di finanza hanno bloccato a mezzo miglio su una carretta del mare che è stata sequestrata.

Per tutti è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, che, nonostante i trasferimenti disposti dalle Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale e che proseguono senza sosta, continua a scoppiare. Nella struttura si trovano, infatti, oltre 1.500 immigrati non invitati a fronte di una capienza di 350 posti. Nella notte 597 clandestini imbarcati sulla nave Diciotti in direzione Porto Empedocle.
Il governo Draghi si piega ai diktat delle ong
Ma la cosa più grave è che non sapendo cosa fare, il governo ha accolto le richieste delle ong, mandando le navi militari a prendere i clandestini. Tra un po’ li andremo a prendere direttamente a casa loro. “Lo chiedevamo da mesi, ora finalmente la nostra proposta di introdurre navi per il trasferimento rapido da Lampedusa delle persone che arrivano sull’isola, attuata. Positiva dunque la decisione del Viminale di agevolare il trasferimento affittando il traghetto Pietro Novelli, oltre alle altre unità navali della Marina Militare e Guardia costiera”. Lo dichiara Luca Casarini, di Mediterranea Saving Humans. Che dàaltro ordini al governo: “Parallelamente ad attività che affrontino i maggiori flussi dei migranti, bisogna incentivare il soccorso in mare ed evitare che vi siano altri morti”. Basterebbe che non partissero…
Il sindacato di Polizia: la situazione è insostenibile
“Il ciclo di svuotamento e riempimento del centro di accoglienza di Lampedusa non è sostenibile. La situazione igienico-sanitaria resta insostenibile sia per gli immigrati sia per i poliziotti dislocati al suo interno. Costretti a svolgere il proprio lavoro nelle stradine invase dai liquami. E con una rete fognaria che non riesce a sostenere l’enorme numero di persone che continuamente affollano il centro. Chiediamo ancora una volta al ministro Lamorgese di intervenire immediatamente. Con una strategia che non si limiti all’affitto di una nave per spostare gli immigrati ma che preveda anche di mettere le Forze di Polizia in condizioni lavorative che siano almeno accettabili”. Lo dichiara il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese.