Il governo rischia di cadere sull’impuntatura di tenere le scuole aperte

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Chiudete le scuole. Ma volete infettarci tutti e irrimediabilmente? Cosa ci vuole a capire che a seconda ondata è coincisa con la riapertura delle scuole? Per la situazione della scuola “tempo che sia molto, molto, molto complicato, si è perso troppo tempo, non so se la situazione sia rimediabile, mi auguro che lo sia”. Lo ha affermato il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite del Festival di Il Foglio. Eppure, nonostante le evidenze scientifiche, il governo si schiera compatto per tenere i veicoli di infezione aperti. “La scuola non è tema solo culturale” e “interagire solo con dispositivi elettronici, confrontarsi senza guardarsi negli occhi” rischia di “oscurare il valore del rapporto interpersonale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte.

Le scuole sono veicolo di infezione, è acclarato

E difende la sua scelta scellerata contro ogni logica. “La curva” del contagio ha avuto “un’impennata così ripida che rischia di mettere in discussione la didattica in presenza. Alcuni presidenti di regione” hanno chiuso le scuole ma “questo non è il nostro obiettivo. Riteniamo di dover continuare a difendere per quanto è possibile, e pensiamo sia possibile, la didattica in presenza ma dobbiamo mantenerci vigili per seguire e assicurare l’obiettivo primario. La salvezza del Paese, la tutela della salute e la protezione del tessuto economico”. E per fare questo bisogna chiudere le scuole, non c’è altra via.

Tra i pasdaran di questo capriccio Conte, Azzolina, Orlando

La Azzolina poi è sempre stata una pasdaran di questa assurda posizione, ma anche lei sarà costretta a cedere alla logica scientifica. “Tenere le scuole aperte significa aiutare le fasce più deboli della popolazione. Significa contrastare l’aumento delle disuguaglianze, un effetto purtroppo già in corso, a causa della pandemia. Significa tutelare gli studenti, ma anche tante donne, tante mamme, che rischiano di pagare un prezzo altissimo”. Così su Fb la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Tetragona a ogni emergenza, contraria a ogni buonsenso. Dello stesso parere il ministro Orlando. “Le scuole sono l’ultima cosa da chiudere, ma compatibilmente con il quadro della crescita del virus. Se si determineranno dei focolai, saranno i genitori a porre la questione”.

Lopalco: le scuole otranno recuperare in seguito

Almeno sentite che ne sa più di voi. “Ho deciso io di chiudere le scuole. Gli istituti sono degli aggregatori sociali e se il virus circola è un problema perché tutto si muove intorno alla scuola. Le famiglie si incontrano e poi tornano a casa e si amplifica la circolazione dei contagi. Le scuole in Puglia staranno chiuse 2 settimane non credo che una generazione, come molti dicono, avrà dei problemi. Potranno recuperare magari a Natale”. Lo ha affermato l’epidemiolgo Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità della Puglia. Il governo giallorosso non cadrà per le sue molte colpe, ma per questa assurda impuntatura.