Il governo vuole chiudere le librerie proprio alla vigilia del Natale…

Librerie addio? Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Ristori Bis che stanzia ulteriori risorse per le attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni dell’ultimo Dpcm anti-Covid, per sostenere i genitori lavoratori e vara ulteriori misure connesse all’emergenza in corso. Lo riporta il comunicato diffuso da Palazzo Chigi al termine del Cdm. Tuttavia, si fa notare, “senza un provvedimento di sospensione del pagamento delle tasse si rischia che quello che entrerà dalla porta, indennizzi previsti dal dl ristori, uscirà dalla finestra con il pagamento delle imposte sui redditi e l’Irap”. A dichiararlo in una nota è il presidente nazionale Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.
Il governo dimentica le librerie
“Al premier Conte – aggiunge il presidente Fapi – suggeriamo di valutare attentamente le condizioni di difficoltà economiche che stanno attraversando le attività di piccolo commercio, ristorazione e l’artigianato. Le misure di lockdown e i bassi consumi delle famiglie hanno prosciugato i risparmi delle piccole partite iva che, qualora non dovessero ricevere un adeguato sostegno dal governo – conclude Sciotto -, non saranno in grado di proseguire l’attività d’impresa nel prossimo anno”.

Emendamento della Lega per salvare le vendite
C’è una buona notizia dalla Lega. “La solita approssimazione del Governo significa – per molte librerie italiane site nei centri commerciali – una ingiusta e assurda chiusura nel fine settimana a differenza di tutte le altre. Presentiamo un emendamento per sanare questo terribile errore del governo. Tra le librerie, giustamente considerate essenziali e quindi aperte, non possono esserci differenziazioni e men che meno ci si possono permettere sviste che significano una chiusura e quindi mancanza di indotto e di servizi per i cittadini. Dietro a ogni libreria, oltre al lavoro di proprietari e dipendenti spesso nascono comunità che devono essere tutelate e alimentate”.
Esecutivo distante dalla cultura
Lo ha detto la senatrice Lucia Borgonzoni a capo del dipartimento cultura della Lega. Che è la prima firmataria dell’emendamento che sarà presentato al Senato al decreto legge Ristori. “La gravità dell’azione dell’esecutivo è maggiore anche per la tempistica. E’ proprio questo il periodo di maggiori vendite per le librerie – viste le imminenti festività – il che potrebbe sancire per molte anche una chiusura definitiva. Il Governo è troppo distante e distratto da ogni aspetto che riguardi la cultura. Basti pensare che in Francia il governo rimborsa le librerie di tutte le spese di spedizione per gli acquisti online. Da noi invece si preferisce chiudere tutto: teatri, cinema, persino alcune librerie”, conclude.