Il Lazio cambia le regole del mare: in Commissione ‘cala’ la pax politica

La Regione Lazio è pronta a cambiare le regole del mare: in Commissione ‘cala‘ la pax politica. Dopo settimane di rinvii, polemiche e voci di frizioni politiche, la Commissione Sviluppo Economico Lazio ha aperto formalmente l’esame della delibera n. 93 del 26 marzo 2025, proposta dall’intera Giunta Rocca. Parliamo, in parole povere, di un documento che si propone di riscrive buona parte delle regole che governano il mare. Ossia il funzionamento di stabilimenti balneari, chioschi, ristoranti, bar e relative concessioni pubbliche. Intervenendo anche nel settore spiagge libere.
Tecnicamente, si tratta della modifica di 12 articoli del regolamento n. 19 del 2016. Un settore ampio, dove interessi economici e concessioni pluriennali si incrociano con il tema, sempre più urgente, della trasparenza nella gestione dei beni pubblici dello Stato. Ma la vera notizia è un’altra: questa volta, nessuno ha alzato la voce.

La Commissione Sviluppo Economico Lazio passa dalla guerra alla pax politica
Appena un mese fa, per la precisione l8 aprile l’opposizione – Italia Viva, Pd e M5S – aveva fatto muro, chiedendo alla Giunta Rocca – che non si era presentata in audizione, all’avvio dell’esame della nuova legge – un confronto pubblico e trasparente su una riforma che potrebbe cambiare il volto delle coste laziali. Il presidente della Commissione Sviluppo Economico Lazio, Enrico Tiero, era stato costretto a rinviare la discussione e a promettere audizioni aperte e coinvolgimento della Giunta. Perfino il governatore avrebbe dovuto metterci la faccia, in Commissione, il 24 aprile scorso, ma l’audizione era saltata improvvisamente per motivi ignoti. Una seduta slittata infine a quest’oggi, 6 maggio, e caratterizzata, come anzidetto, da una pace sostanziale tra le varie forze politiche.
Il progetto della Regione Lazio: aggiornare il regolamento e… far girare l’economia
Ufficialmente, l’obiettivo della riforma è “modernizzare e semplificare” la disciplina sulle concessioni demaniali, per favorire la crescita della cosiddetta Blue Economy, così riporta una nota stampa diffusa dalla stessa Commissione. Ma dietro le parole del comunicato si nasconde una realtà ben più articolata e ampia. Del resto, si tratta di una ‘partita‘ che vale decine, forse centinaia di milioni di euro all’anno e che interessa migliaia di operatori economici. Molti dei quali da anni mantengono il controllo di tratti interi di spiaggia o di immobili pubblici grazie a proroghe continue. Ed è proprio su questi equilibri che la politica regionale, ora, sembra abbia smesso di litigare per collaborare.
Audizioni pubbliche in Regione Lazio
La Commissione ha annunciato, in ogni caso, un ciclo di audizioni pubbliche. Entro il 12 maggio, comuni costieri, associazioni di categoria, imprese e cittadini potranno presentare proposte. Le prime sedute sono previste dal 27 maggio.
Rocca assente, in campo l’assessora Angelilli
Infine, una nota politica. Il governatore Rocca è, forse, il grande assente della giornata, in Commissione. Ha lasciato la scena alla vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico, Roberta Angelini. Una figura che gestisce, con discrezione, alcuni dei dossier economici più delicati della Regione.
Anche questa volta, ha presenziato ai lavori della Commissione senza scossoni. Nessun colpo di scena, nessuna spaccatura. Ma dietro questa apparente normalità resta l’interrogativo: davvero tutte le forze politiche, da destra a sinistra, hanno improvvisamente trovato un’intesa su un tema tanto delicato e scottante? Lo scopriremo entro l’inizio di giugno.