Il litio per le batterie elettriche? Si potrebbe estrarre a Cesano di Roma…

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La transizione energetica passa per Cesano, alle porte di Roma. O almeno potrebbe, visto che è ancora in corso l’indagine preliminare per esplorare l’area della Valle del Baccano che pare essere una miniera preziosa di litio. A puntare gli occhi sul territorio l’azienda australiana Vulcan Energy, che ha ottenuto il permesso dalla Regione Lazio per ricerche, coadiuvate da geologi, con la prospettiva di estrarre litio dalle acque geotermiche di un pozzo conosciuto fin dal 1975. Se il piano dovesse andare in porto, Cesano potrebbe diventare un punto strategico per il futuro dell’automotive fornendo una fonte primaria per la costruzione di batterie destinate alle auto elettriche.

I giacimenti dovrebbero essere tra Cesano e Campagnano

“Aumentare la capacità e l’approfondimento intorno alle energie rinnovabili non può che essere un passo decisivo per le sfide future. Ma riguardo al progetto, ancora in fase preliminare, vanno sciolte alcune perplessità”, commenta all’Adnkronos Daniele Torquati, presidente del Municipio Roma XV. Specificando che la zona da esplorare “non è proprio del tutto sul nostro territorio ma al confine con il comune di Campagnano Romano”. “E’ evidente che nel caso in cui si dovesse riscontrare presenza di litio e la conseguente attività di estrazione, il Municipio XV si farà parte in causa per capire quali sono esattamente le tipologie di intervento sul territorio, anche in relazione alla viabilità”, aggiunge Torquati.

Si aspettano i risultati dei sondaggi nel territorio di Cesano

“La valutazione di impatto ambientale già avviata per i sondaggi – c’è un tempo tecnico preciso entro il quale l’azienda dovrà presentare la relazione -. E in base alle risultanze partirà una ulteriore istruttoria che sarà valutata dagli uffici della Regione. Nel caso di sviluppi ed eventuali progetti, è ovvio che scatteranno i dovuti approfondimenti. Ma per ora è tutto relativo. In quanto si è alla fase di indagine e ispezione del suolo senza nessuna attività invasiva per il territorio”, conclude Torquati.