Il medico di San Patrignano: Coltivazioni di cannabis? Un errore clamoroso e pericoloso

droga cannabis (2)

“Coltivare piantine di cannabis in casa mi sembra una pericolosa stupidata. Non ne vedo il motivo, da qualunque lato io guardi la cosa, e oltretutto considero questa apertura un innesco a rischio per tanti, tantissimi adolescenti che qui arrivano per lo più dalla marijuana mischiata all’alcol”. A parlare è Antonio Boschini, il medico di San Patrignano entrato nella comunità da ospite e rimasto per dare una possibilità a tanti ragazzi come lo è stato lui, ormai 40 anni fa. All’Adnkronos commenta il parere favorevole in Commissione Giustizia al testo base che depenalizza la coltivazione di cannabis ad uso personale. Non è possibile tenere oltre quattro piantine femmine, quelle che producono l’influorescenza che contiene il Thc.

“Non si capisce che vantaggi porterebbe coltivare la cannabis

“Che la motivazione sia per uso terapeutico o ricreativo, comunque non sono d’accordo. Chiunque la può fumare, se così stanno le cose, spero vivamente che qualcuno si opponga. E’ un errore – incalza il medico della più nota comunità di recupero per tossicodipendenti – che non capisco che vantaggi porterebbe. Non eliminerebbe nemmeno il traffico dello stupefacente, non ne trovo il senso. La cannabis rischia di poterla coltivare in questo modo anche un minorenne ed è già conclamato come negli adolescenti porti danni cerebrali. Concreto è poi il rischio che, diventando di fatto legale la coltivazione, si pensi che non faccia male”. “Una persona che accetta di alterarsi con una droga per piacersi di più, per essere più socievole o più rilassato, più facilmente di un’altra userà altre droghe.

Non facciamo un buon servizio ai giovani

Spero che questa cosa verrà impugnata da qualcuno. In comunità abbiamo una banca dati fatta su 25mila persone – conclude Boschini – che ci dice che la cannabis è sempre la prima droga con l’alcol. Ed è con queste che gli adolescenti si stordiscono. Contrario anche Nicola Molteni sottosegretario all’Interno. “Non credo che questa legge aiuti, non facciamo un bel servizio ai giovani dando loro questa opportunità. Il via libera alle coltivazioni in casa della cannabis e le depenalizzazioni votate in Commissione Giustizia della Camera sono un clamoroso errore. Questa è una legge che va bloccata perché produrrebbe un enorme problema per la sicurezza e vanificherebbe il lavoro delle Forze di Polizia”.

Molteni: la depenalizzazione vanificherebbe tutto il lavoro anti-droga

“Diminuire le pene per il piccolo spaccio – aggiunge – vuol dire consegnare i nostri territori e le nostre comunità a pusher e venditori di morte che rimarrebbero impuniti. Oggi il problema dello spaccio è una delle principali cause di delinquenza urbana sui territori”. “Ogni giorno c’è un lavoro straordinario e silenzioso delle nostre Forze di Polizia – conclude Molteni – contro lo spaccio che con questa legge verrebbe vanificato. La depenalizzazione è un grande errore che non dobbiamo commettere. Ripartiamo dalla proposta di Legge che la Lega ha depositato alla Camera e al Senato. Lo dobbiamo ai nostri figli e al futuro delle nuove generazioni”.