Il Mesotelioma: cosa è, quanto è diffuso?

Mesotelioma

Il mesotelioma è un tumore che nasce dalle cellule del mesotelio. Così si chiamano le membrane che rivestono, come una sottile pellicola, gli organi interni. A seconda dell’area che ricopre, il mesotelio assume nomi diversi: si chiama pleura nel torace, peritoneo nell’addome, pericardio nello spazio attorno al cuore e tunica vaginale nella zona attorno ai testicoli. Oltre al mesotelioma maligno, dal mesotelio possono svilupparsi anche tumori benigni (tumori adenomatoidi, mesotelioma cistico benigno ecc.) che in genere vengono rimossi chirurgicamente e non richiedono ulteriori trattamenti.

Il Mesotelioma colpisce gli uomini

Il mesotelioma maligno è un tumore raro che colpisce prevalentemente gli uomini. In Italia rappresenta lo 0,8 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo e lo 0,3 per cento di quelli diagnosticati nelle donne. Secondo le stime dell’Associazione italiana registro tumori (AIRTUM), nel 2020 erano attesi circa 1.500 casi tra gli uomini e 500 tra le donne.

A cosa è dovuto?

Il 90 per cento dei mesoteliomi è dovuto all’esposizione ad amianto, un materiale che è stato utilizzato soprattutto negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. Poiché intercorrono di solito alcuni decenni tra l’esposizione all’amianto e l’eventuale insorgenza del mesotelioma, ci si attende che il numero di diagnosi continuerà a salire nei prossimi anni per raggiungere il picco tra la seconda e la terza decade degli anni Duemila. Per legge, dato che spesso si tratta di una malattia da esposizione professionale, tutti i casi di mesotelioma vengono segnalati al Registro nazionale mesoteliomi. Le fibre di amianto, oltre mille volte più sottili di un capello umano, possono essere inalate e danneggiare le cellule.

Chi ne può essere interessato?

La maggior parte dei mesoteliomi interessa persone che sono entrate in contatto con l’amianto sul posto di lavoro. Tuttavia anche l’esposizione non professionale, per esempio ambientale, all’asbesto e ad altre fibre minerali asbestiformi aumenta il rischio di mesotelioma. I familiari dei lavoratori esposti all’amianto sono anch’essi a rischio, dal momento che le fibre di amianto si possono depositare sui vestiti ed essere trasportate dal posto di lavoro a casa, e in tal caso si parla di esposizione passiva. Il periodo di latenza, ossia il tempo che intercorre tra l’esposizione all’amianto e la comparsa del mesotelioma, è molto lungo, circa 40-50 anni. Il rischio aumenta all’aumentare della durata dell’esposizione e della quantità di fibre di amianto inalata.

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