Il miglior panettone classico del mondo è del litorale romano: La Salernitana di Anzio e Ardea vince The Best Panettone of the World 2025
Ci sono vittorie che non profumano solo di successo, ma di lievito madre, lavoro duro e un territorio che pretende di essere raccontato. E quella di Vincenzo Guiderdone, maestro pasticcere de La Salernitana, con sedi ad Ardea e Anzio, è una di quelle storie che fanno rumore: perché il miglior panettone classico del mondo non arriva da Milano o Torino, ma dal litorale romano, da un laboratorio che ogni giorno sforna tradizione, ricerca e orgoglio locale.
Un panettone “mondiale” che parte dal litorale romano
Al prestigioso concorso internazionale “The Best Panettone of the World FIPGC 2025”, organizzato dalla Federazione Internazionale di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria, Guiderdone ha stracciato la concorrenza, conquistando il primo posto assoluto nella categoria Panettone Classico. A giudicare erano tecnici, maestri e professionisti tra i più autorevoli del settore: una giuria internazionale che a Napoli ha assaggiato, valutato, annusato e, in definitiva, decretato che il panettone più buono del pianeta nasce tra Ardea e Anzio.
Il punteggio più alto in gara porta così in cima alla classifica un prodotto che è un manifesto di artigianalità italiana: profumo intenso, alveolatura perfetta, equilibrio, gusto pulito e materie prime selezionate con rigore scientifico.
La ricetta vincente di Guiderdone: tradizione, tecnica e un’anima artigiana
Il successo di Guiderdone non è un colpo di fortuna. È il frutto di una filosofia chiara: rispettare la tradizione italiana dei grandi lievitati e farla evolvere senza trasformarla in un esercizio di stile. I suoi panettoni sono il punto d’incontro tra gestione impeccabile dei lieviti, lievitazione lenta, cura maniacale per gli ingredienti e una sensibilità che pochi artigiani conservano davvero. Non stupisce che la sua pasticceria, una bottega artigianale che gestisce con la compagna Sabrina Scarponi, sia diventata un riferimento per gli amanti della pasticceria d’autore tra il litorale romano e l’area metropolitana di Roma.
Guiderdone ha accolto il premio con un’emozione che traspare dalle sue parole. “Questo riconoscimento ripaga anni di sacrifici, impegno e notti passate a lavorare. Lo dedico alla mia famiglia, alla mia compagna Sabrina, ai miei collaboratori e ai nostri clienti. È anche un omaggio a mio padre, che mi ha trasmesso l’amore per questo mestiere. Portare questo titolo ad Ardea e Anzio è un orgoglio immenso”. Parole che raccontano un percorso personale, ma anche la storia di un territorio che per troppo tempo ha visto riconosciuti più i suoi problemi che le sue eccellenze.
Un’edizione da record: il mondo intero in gara, l’Italia ancora leader
L’edizione 2025 del concorso è stata una delle più competitive di sempre: decine di maestri da ogni parte del mondo, panettoni classici, creativi, salati e perfino pandori. Ma nella categoria più rigorosa, il Classico, è ancora l’Italia a domare la gara. Tecnica, materie prime d’eccellenza e una cultura del lievitato che nessun altro Paese può vantare hanno reso il nostro Paese ancora una volta il punto di riferimento internazionale.
Il risultato di Guiderdone non è solo un premio: è una dichiarazione. Dimostra che anche fuori dai grandi poli gastronomici esistono laboratori capaci di raggiungere livelli altissimi, competere a livello mondiale e vincere. Il panettone che ha conquistato il mondo è un dolce che racconta la storia di un territorio, del Natale italiano e di un mestiere che resta tra i più affascinanti della nostra cultura gastronomica. E da oggi, ufficialmente, è anche il più buono del mondo.


