Il misterioso caso delle 10 tigri partite da Latina per l’Oriente

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Un gigantesco traffico di tigri dall’Italia all’Asia è stato scoperto pochi mesi fa, e solo per caso. Le tigri venivano da Latina e sarebbero dovute andare in Daghestan (Repubblica autonoma russa), richiesta dallo zoo locale. Solo che in Daghestan non c’è alcuno zoo. Il commercio illegale è stato scoperto solo perché mancava un documento di accompagnamento delle dieci tigri. Così, al confine tra Polonia e Bielorussia, che è il confine della Ue, le guardie confinarie polacche hanno scoperto l’assenza del documento e successivamente arrestato i trasportatori italiani, poiché gli animali erano ridotti in condizioni disperate.

Una delle tigri è morta per i maltrattamenti

La vicenda torna oggi alla ribalta perché il consigliere regionale Roberta Lombardi ha rivolto un’interrogazione alla Regione Lazio sulla vicenda. Chiedendo di chiarire i molti pasticci commessi. Tra l’altro, una delle tigri è morta per gli stenti causati dalle condizioni di disagio nelle quali viaggiava. Il caso fu riportato sei mesi fa dalla Lav italiana. Le gabbie erano troppo piccole, e gli animali non potevano neanche essere abbeverati e nutriti. Non potevano neanche alzarsi. La Regione Lazio deve ora chiarire il suo ruolo nella oscura vicenda. Deve anche chiarire se siano stati spesi soldi pubblici e a che titolo la Pisana sia rimasta coinvolta in un commercio privato per giunta illegale.

Le tigri sono molto richieste per la medicina tradizionale

In Oriente, da sempre, le tigri sono richieste per vari utilizzi. Mai a vantaggio delle tigri, però: sono uccise, fatte a pezzi, e le varie parti considerate pregiate, vendute. Spesso in Cina, ma anche in altri Paesi che fanno uso della cosiddetta medicina tradizionale. La vicenda terribile ha però un parziale lieto fine. Quattro di esse sono state accolta da diversi zoo in Polonia, e altre cinque in un’oasi faunistica in Spagna. Successive indagini hanno appurato, come si diceva all’inizio, che all’indirizzo dello zoo del Daghestan che le avrebbe richieste, c’è in realtà un negozio di liquori. Non è chiaro da quanto duri questo illecito traffico e se le tigri sono allevate in Italia, magari proprio a questo scopo.

Lombardi: che controlli ha fatto la Regione Lazio?

Sottolinea la Lombardi nella sua interrogazione: “Il commercio di questi animali costituisce un potenziale rischio sanitario per le persone. Difatti, gran parte delle epidemie, come quella del Covid-19 per quanto emerso sino ad oggi, sono nate da zoonosi e si sono diffuse a causa dello sfruttamento degli animali. Inoltre vi sono vari casi negli Stati Uniti, di zoo che hanno confermato il contagio di varie tigri (Zoo del Bronx). E al presidente della Regione Lazio e l’Assessore alla Sanità si chiede “quali attività di controllo sono state effettivamente poste in essere della Asl di Latina e come mai il Veterinario pubblico che ha autorizzato dal punto di vista sanitario e di benessere animale il trasporto con proprio timbro, non abbia verificato”.