Il Nobel per la Pace parla romano: festa alla Wfp, l’agenzia Onu con sede alla Magliana
Il Nobel per la Pace arriva alla Magliana. E precisamente a via Cesare Giulio Viola 68, indirizzo di Roma dove ha la sede il Wfp. Il World Food Programme. Agenzia Onu che combatte la fame nel mondo. «Grazie di cuore per aver onorato il World Food Programme con il Nobel per la Pace 2020. Questo è un potente promemoria per il mondo che la pace e #famezero vanno di pari passo», ha scritto il Wfp su Twitter, poichè uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’Onu, l’obiettivo numero 2, è proprio Fame Zero nel mondo.
«Siamo assolutamente onorati a nome dello staff del Wfp e delle milioni di persone nel mondo che incredibilmente nel 2020 ancora soffrono la fame a causa di conflitti e della mancanza della pace». Così la responsabile comunicazione del Wfp in Italia, Emanuela Cutelli, commentando l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’organizzazione con sede nella Capitale. «Siamo assolutamente frastornati, onorati, contentissimi – aggiunge – E’ uno sprone a lavorare ancora di più tutti insieme per debellare veramente la fame nel mondo».
Il Wfp è nato nel 1961
Fra il World Food Programme (Wfp) e l’Italia esiste da sempre un rapporto speciale. Sin dalla sua fondazione, nel 1961, il Wfp ha il quartier generale a Roma, da dove coordina tutte le operazioni attraverso i suoi sei uffici regionali (Bangkok, il Cairo, Nairobi, Johannesburg, Dakar, Panama City) e i suoi uffici di rappresentanza (Washington, New York, Ginevra, Londra, Parigi, Madrid, Pechino, Tokio), si legge sul sito.
A Rome le tre agenzie contro la fame nel mondo
Fu proprio l’Italia a volere la sede centrale del Wfp nella capitale. Questo nell’ambito della scelta strategica del governo italiano di ospitare sul proprio territorio le organizzazioni multilaterali che costituiscono il cosiddetto “Polo agroalimentare” delle Nazioni Unite. Oltre al Wfp, infatti, hanno sede a Roma diverse organizzazioni del settore. Fra queste, la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) e l’Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo). Culla della civiltà alimentare, l’Italia è quindi collocata al centro delle grandi decisioni strategiche che riguardano il cibo e l’agricoltura. Inoltre, grazie alla presenza del Wfp, anche dell’assistenza e della solidarietà verso le popolazioni colpite da gravi emergenze.
In questo quadro si inserisce la decisione più recente del Wfp e del governo italiano di aprire la prima Base di Pronto Intervento Umanitario (Unhrd) a Brindisi. Inaugurata nel 2001 e da allora gestita dal Wfp, la base è subito diventata un modello di efficienza e di tempestività nel rispondere rapidamente ad alcune fra le più gravi emergenze che hanno colpito diverse aree del Pianeta.
«Congratulazioni al World Food Programme per il Premio Nobel per la Pace: siamo così orgogliosi di sostenere il vostro vitale lavoro». Così su Twitter l’ambasciata degli Stati Uniti a Roma si congratula con il Wfp, che è guidato da David Beasly, ex governatore repubblicano della South Carolina. Nel tweet si sottolinea come il compito dell’agenzia dell’Onu a Roma si quello di “correre in aiuto delle persone più vulnerabili. Combattendo per mettere fine alla fame e costruendo le base per più pace e stabilità nel pianeta”.