Il nostalgico De Benedetti plaude al minestrone anti-destra: “Ha da torna’ il Comitato di Liberazione Nazionale…”

carlo de benedetti

Si risente Carlo De Benedetti, l’imprenditore ed editore residente a Sankt Moritz in Svizzera. Da sempre grande ispiratore della sinistra, adesso, a 88 anni, torna a farsi sentire per mettere in guardia l’Italia dall’onda nera, dalla catastrofe, come la chiama lui. De Benedetti così si accoda alla grancassa che urla contro il risorgente pericolo fascista, nel caso in cui vincesse il centrodestra. Come è noto, il Fronte Rosso sta tentando tutte le strade per formare una Grosse Koalition progressista per fermare Berlusconi, Meloni e Salvini dati per vincenti da tutti i sondaggi. Come si possono fermare? Per De Benedetti non c’è che un modo: tornare al Comitato di Liberazione Nazionale, che, ricorda De Benedetti, combatteva contro Mussolini.

De Benedetti e compagni sanno che a posta in gioco è altissima

L’allarme è amplificato al massimo, perché De Benedetti e compagni sanno quanto sia alta la posta in gioco. Intanto finirebbe subito il business dei trafficanti di schiavi, e le nostre carceri non sarebbero più piene di clandestini che delinquono perché non trovano lavoro. Ci sarebbe più sicurezza, un potenziamento delle forze dell’ordine e altre importanti riforme strutturali. Ma De Benedetti non può sopportarlo: e allora dà la stura a tutte le viete argomentazioni che si adoperano contro la destra in tutte le campagne elettorali. L’Italia perderebbe la sua collocazione internazionale, la Meloni parla con toni inequivocabilmente fascisti, tutto lo schieramento insomma è biecamente nazionalista e quindi fascista. Nulla di nuovo insomma, e tutte menzogne tese a diffamare l’avversario che non si può battere lealmente nelle urne.

Tutti nell’ammucchiata progressista

E poi – pare che glielo abbiano detto al Dipartimento di Stato Usa – persino la Casa Bianca considererebbe una catastrofe la vittoria degli Orban italiani. Ovviamente non c’è una parola di vero in tutto questo. Negli Stati democratici occidentali vince chi ha più voti, come Johnson, come appunto Orban, Trump, la Merkel e tantissimi altri. Ma no, De Benedetti non è convinto, e chiede alla sinistra di fare di tutto per procacciarsi tutte le alleanze possibili immaginabili. Allora via all’ammucchiata, via al minestrone, si uniscano tutti coloro che non vogliono stare i prossimi 5 anni all’opposizione. Letta riunisca sotto le sue bandiere rosse Renzi (che ne vuole il sangue), Calenda (che si fece eleggere col Pd e poi marameo), Speranza (grande e apprezzato ministro) e poi anche Brunetta e la Gelmini. Tutto, pur di battere gli uomini e le donne neri.