Il Paese delle bufale: “Fake” dei no-vax sul vaccino. E intanto arriva quello italiano

Bufale anche sul vaccino. Può il vaccino causare il Covid? A rispondere “no” sono gli esperti dell’Istituto superiore di sanità, nella nuova sezione del sito dedicata al vaccino contro Covid-19, con le principali Faq, le fake news e le attività dell’Iss. “Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione – chiariscono – può essere causata solo da una infezione naturale del virus, contratta indipendentemente dal vaccino”. “Il vaccino attualmente in uso in Italia usa la tecnologia a mRna. Il vaccino induce l’immunità fornendo a cellule umane esclusivamente le istruzioni per produrre un frammento del virus, la proteina Spike, che indurrà la produzione di anticorpi specifici verso il virus SARS-CoV-2 – ricordano dall’Iss -. Con questo vaccino, quindi, non viene somministrato alcun virus, né vivo né attenuato.
Continuano le bufale sul vaccino
Il vaccino anti-Covid “roba da Frankestein” e il persone medico vaccinato all’Inmi Spallanzani di Roma ha accusato pericardite”. Sono alcune delle fake news rilanciate su Twitter e smontate dal direttore generale dello Spallanzani Marta Branca. Il dg ha replicato all’utente che aveva pubblicato le false accuse contro le vaccinazioni effettuate all’Inmi, ricevendo centinaia di commenti. “Non dica stupidaggini. Mi auguro che i 447 che hanno ritwittato questa sua idiozia lo abbiano fatto per sottolinearne la falsità che sfiora il ridicolo”. Molti anche i commenti di solidarietà alla risposta del direttore generale: “Denunciateli”, scrivono gli utenti. O anche, “queste persone vanno segnalate a Twitter sperando che vengano poi bloccate”.

Il vaccino italiano testato allo0 Spallanzani
Intanto arriva il vaccino italiano. Comparando i dati di questo studio con quello degli altri due vaccini anti-Covid di di Pfzer, già in Italia, e Moderna che sta completando la sua procedura all’Ema, noi siamo esattamente in linea e la capacità di prevenire la malattia, almeno quella grave, è sostanzialmente sovrapponibile a Pfizer e Moderna”. Lo ha spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, alla presentazione dei risultati della fase 1 del vaccino contro Covid-19 sviluppato da ReiThera e sperimentato alla Spallanzani, rispondendo a una domanda sull’efficacia del vaccino italiano.
Povia: finalmente una buona notizia
I primi risultati del vaccino italiano sviluppato dall’azienda ReiThera di Pomezia e sperimentato all’Inmi Spallanzani di Roma “sono più che promettenti” e “ora ci sarà l’ulteriore sviluppo nella Fase II e Fase III della sperimentazione”. Lo ha sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Iss), nel suo intervento alla presentazione degli esiti e dei risultati della Fase 1 della sperimentazione del vaccino ReiThera ‘GRAd-CoV2’ all’Inmi Spallanzani di Roma. Anche il cantante Povia contento. ”Qualche buona notizia: hanno sperimentato un vaccino italiano che ha risposto bene, senza reazioni gravi. Presentato allo Spallanzani, ci vorrà tempo fino all’estate, basterà una dose e si mantiene in frigo, giusto per dire che è bene avere qualcosa di nostro”.
Speranza: incoraggianti i primi risultati
“Sono incoraggianti i primi risultati del vaccino sviluppato da ReiThera e sperimentato all’Istituto Spallanzani. Se si confermeranno i dati ottenuti finora avremo nei prossimi mesi un vaccino efficace e sicuro con una sola dose invece che con due dosi. Sarà prodotto interamente nel nostro Paese. È importante continuare ad investire sulla ricerca italiana e sulle sue eccellenze scientifiche”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una nota sulla presentazione dei risultati di fase 1 sul vaccino ReiThera all’Inmi Spallanzani di Roma.