Il Papa grida attenti al cane: “Non si fanno più figli, è più facile prendere un animale domestico”

papa attenti al cane

“Più facile avere rapporto affettivo con un cane e un gatto che fare un figlio”: lo dice Papa Francesco parlando a un riunione giovanile ad Assisi.

C’è una insostenibilità delle nostre relazioni: in molti Paesi le relazioni delle persone si stanno impoverendo. Soprattutto in Occidente, le comunità diventano sempre più fragili e frammentate. La famiglia, in alcune regioni del mondo, soffre una grave crisi, e con essa l’accoglienza e la custodia della vita”. Lo denuncia il Papa parlando ai giovani economisti riuniti ad Assisi per ‘Economy of Francesco’. “Il consumismo attuale cerca di riempire il vuoto dei rapporti umani con merci sempre più sofisticate – le solitudini sono un grande affare nel nostro tempo! –, ma così genera una carestia di felicità. Pensare all’inverno demografico dove nei Paesi non si fanno figli. Più facile avere rapporto affettivo con cani e gatti”, dice il Pontefice.

Il Papa: “Il rapporto affettivo con un cane e un gatto è più facile”

Francesco denuncia anche la “insostenibilità spirituale del nostro capitalismo. L’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, prima di essere un cercatore di beni è un cercatore di senso. Ecco perché il primo capitale di ogni società è quello spirituale, perché è quello che ci dà le ragioni per alzarci ogni giorno e andare al lavoro, e genera quella gioia di vivere necessaria anche all’economia. Il nostro mondo sta consumando velocemente questa forma essenziale di capitale accumulata nei secoli dalle religioni, dalle tradizioni sapienziali, dalla pietà popolare. E così soprattutto i giovani soffrono per questa mancanza di senso: spesso di fronte al dolore e alle incertezze della vita si ritrovano con un’anima impoverita di risorse spirituali per elaborare sofferenze, frustrazioni, delusioni e lutti. La fragilità di molti giovani deriva dalla carenza di questo prezioso capitale spirituale: un capitale invisibile ma più reale dei capitali finanziari o tecnologici. C’è un urgente bisogno di ricostituire questo patrimonio spirituale essenziale. La tecnica può fare molto: ci insegna il “cosa” e il “come” fare: ma non ci dice il “perché”; e così le nostre azioni diventano sterili e non riempiono la vita, neanche la vita economica”.