Il presidente del Niger rivela: “C’è un legame tra i trafficanti di clandestini e i terroristi”

“C’è un legame tra traffico di migranti e di armi. Tutte le armi utilizzate dai terroristi vengono dalla Libia. Abbiamo capito i vari tipi di traffici, da quello della droga a quello delle armi a quello dei migranti, abbiamo le prove. C’è un nesso tra questi traffici. Abbiamo deciso di combattere questi tre traffici nel Sahel”. Lo dice Mohamed Bazoum, presidente della Repubblica del Niger nel corso dell’evento “Italia, Niger. Europa, Africa. Due continenti. Un unico destino”, organizzato dalla Fondazione Med – Or presso La Luiss Guido Carli di Roma. “I gruppi terroristici presenti sul territorio – sottolinea – hanno risorse legate a questi traffici, tutti hanno equipaggiamenti militari superiori al nostro esercito. Noi non riusciamo a dare ai nostri soldati armi moderne ma loro le hanno. Dobbiamo riuscire a diventare superiori a loro.
Appello all’Europa del presidente nigerino
Ecco perché la cooperazione con i nostri partner con i partner europei è importante. Una cooperazione grazie alla quale abbiamo anche la formazione delle nostre forze armate. Gli Europei – osserva Bazoum – hanno capito dalla sicurezza del Sahel dipende la sicurezza dell’Europa. Il Sahel inoltre è la zona al mondo più colpita dal cambiamento climatico. I Paesi del Sahel hanno una economia di base minacciata e non è un caso che siano i giovani pastori ora i più impiegati dai terroristi. Le risorse si sono ristrette ma la crescita demografica è aumentata. Ora non abbiamo accesso al credito per investire nelle rinnovabili. Occorre cambiare tenendo in considerazione le esigenze dei Paesi poveri. Vogliamo concentrarci sull’agricoltura, abbiamo correnti sotterranee, bisogna trovare delle formule che ci diano l’accesso alle risorse economiche.

Minniti: il Niger è un Paese-chiave
Abbiamo deciso di industrializzare l’agricoltura per dare lavoro alla persone e concentrarsi poi sull’istruzione e sulla scuola attuando riforme necessarie per il nostro sistema scolastico. Le imprese europee devono investire nel nostro Paese affinché il terrorismo non abbia vita nei nostri territori”. E lo conferma lo stesso Marco Minniti. “Il Niger è un Paese chiave del Sahel e dell’Africa del Nord per il governo dei flussi migratori, per la sicurezza nel Mediterraneo e per la lotta al terrorismo. La leadership del presidente Bazoum è un riferimento importante per l’Africa e per l’intera Europa”. Lo ha detto Minniti, che è presidente della Fondazione Med-Or. “Le grandi democrazie occidentali debbono guardare all’Africa e al presidente Bazoum come un protagonista per la costruzione di un nuovo rapporto”, ha aggiunto.