Il rave di Viterbo? Una scampagnata di famiglie con bambini… il governo si piega all’illegalità

rave di viterbo (2)

Il rave di Viterbo fu praticamente poco più di una scampagnata di famiglie con bambini. Così il ministro degli Interni Luciana Lamorgese nel corso dell’informativa alla Camera sul rave illegale di Viterbo. Interrotta più volte dagli altri parlamentari il ministro ha dato la sua versione del fatto. “Solo alle prime luci del 14 agosto il personale poteva effettivamente quantificare il numero delle presenze che ammontavano a oltre 4mila persone comprese famiglie con bambini. Le difficoltà di controllo dell’area legate alla conformazione del territorio e alla sua notevole estensione non hanno potuto impedire l’afflusso consistente di partecipanti al rave che nella sua punta massima ha contato tra le 7mila e le 8mila persone”, ha detto il ministro.

Lamorgese: un’azione di forza durante il rave era controindicata

Ed ecco perché non ha disperso e allontanato i partecipanti al rave non autorizzato. ”Atteso l’elevato numero dei soggetti coinvolti, tra cui anche minori, le caratteristiche dell’area, la consistente presenza di automezzi, veniva valutato opportuno avviare da subito un’attività dissuasiva e di pressione sui partecipanti ravvisando invece come controindicata un’azione di forza. Lo sgombero dell’area con il ricorso a mezzi speciali, come idranti e lacrimogeni, attesa la conformazione rurale con la presenza di stoppie, facilmente incendiabili, e dove c’erano sistemi elettrici precari avrebbero potuto determinare rischi di ordine pubblico e pericoli per l’incolumità”. E poi, ”da nessuna polizia europea abbiamo avuto indicazioni o informazioni circa la programmazione del rave”.

Insomma, il Viminale non si era accorto di quanto stava accadendo

Il ministro ha aggiunto: ”L’iniziativa è stata organizzata sul web in canali privati in cui è stato condiviso solo un invito senza dettagli utili alla localizzazione e alla data dell’evento. Gli organizzatori del rave avevano chiesto l’assoluta segretezza, riservandosi di dare informazioni solo nell’imminenza dell’evento. L’area dove si è svolto l’evento dista 50 km da Viterbo e 100 km da Grosseto, è vasta 80 ettari, in aperta campagna, una zona priva di recinzione e accessibile da numerose strade sterrate non visibile dalle strade ordinarie”. Insomma, nessun accenno al fatto che migliaia di mezzi erano diretti sul luogo, nessun accenno al fatto che la droga si vendeva come frutta. E neanche ad altri reati di nessun genere da parte dei partecipanti.

L’ira della Meloni: gli italiani non meritano un ministro così

“Imbarazzante informativa in Parlamento del ministro dell’Interno sul caso del mega rave di Ferragosto nel viterbese. Le parole della Lamorgese hanno confermato quello che sapevamo già. Il Governo Draghi si è piegato all’illegalità. E ha consentito che per giorni e giorni un pezzo del territorio italiano diventasse una zona franca per fattoni e punkabbestia di mezz’Europa. Nessuna assunzione di responsabilità politica di quello che è successo. E nemmeno una parola di scuse nei confronti dei cittadini e degli imprenditori pesantemente danneggiati dal rave. E nessuna misura concreta per scongiurare il ripetersi di episodi simili. Gli italiani non meritano un ministro così. Fratelli d’Italia ribadisce la totale sfiducia nei confronti della Lamorgese e continua a chiedere le sue dimissioni”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

(Foto: Corriere dell’Umbria)