Il Salone del Libro di Torino sempre più palestra di demagogia e di violenza: distrutto lo stand del sindacato Ugl

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Il Salone del Libro di Torino sempre più palestra di demagogia e di violenza. “Ignoti hanno danneggiato lo stand dedicato alle “Edizioni Sindacali Ugl”, al Salone del Libro di Torino, concluso ieri, distruggendo materiale informativo, suppellettili e uno schermo tv. Si tratta di un atto vile e incomprensibile, che sembra voler colpire il cuore stesso della cultura e dell’informazione sindacale nel nostro Paese”. A denunciare l’episodio, in una nota, Paolo Capone, segretario generale del sindacato, che ha condannato il gesto, sottolineando l’importanza di difendere i sindacati e la promozione della cultura in Italia.

La condanna di Paolo Capone

“L’atto vandalico – prosegue il sindacalista – rappresenta non solo un affronto al nostro lavoro, ma anche un attacco alla cultura e al progresso sociale del Paese. I sindacati e la cultura sono elementi fondamentali per la crescita e l’evoluzione della società, purtroppo atti di violenza come questo non fanno altro che minare la convivenza civile e il libero scambio di idee. Come segretario generale dell’Ugl – conclude – esprimo la mia più ferma condanna per questo gesto e ribadisco l’importanza di difendere il diritto alla cultura e all’informazione sindacale. Non possiamo permettere che la violenza e l’intolleranza prendano il sopravvento, ma dobbiamo invece valorizzare e sostenere la diffusione del sapere e lo scambio di idee come pilastri della nostra società”.

Un atto di natura politica, e si sa chi sono gli intolleranti…

Dice la diettrice delle Edizioni sindacali Ada Fichera: “Ci lascia perplessi il fatto che non ci siano telecamere all’interno del Lingotto. E stupisce che nessuno abbia visto niente tra ieri sera e stamattina”. Ma chi può essersela presa con lo stand della casa editrice collegata a Ugl? “Non sappiamo chi possa essere stato: è il primo anno che partecipiamo ma abbiamo avuto buoni risultati. Evidentemente abbiamo dato fastidio a qualcuno, forse con la presenza di Alain De Benoits e la sua presentazione sul sindacalismo rivoluzionario. Ma non abbiamo pubblicato nulla di estremo: siamo solo di area di Centrodestra come il sindacato”. Secondo Fichera, si è trattato di un “atto vandalico mirato e di natura politica, visto che il nostro stand è stato l’unico a essere danneggiato”…