Il segreto del Passetto del Biscione: dove nacque la leggenda di “cercar Maria per Roma”

Tra i vicoli del centro storico, a pochi passi da Campo de’ Fiori, si cela uno dei luoghi più enigmatici di Roma: il Passetto del Biscione. Questo stretto corridoio coperto collega via di Grotta Pinta a piazza del Biscione, e conserva nei suoi affreschi e nella sua architettura i segni di secoli di storia. Qui, secondo la tradizione, nacque la leggenda della Madonna miracolosa e il celebre detto romano “cercar Maria per Roma”, ancora oggi usato per indicare una ricerca difficile, quasi impossibile.
Un corridoio tra i resti del Teatro di Pompeo e devozioni popolari
Il Passetto del Biscione affonda le sue origini nell’antica Roma: si ritiene che sorga sui resti del Teatro di Pompeo, il primo teatro in muratura dell’Urbe. In epoca rinascimentale, la zona passò sotto il controllo della potente famiglia Orsini, che arricchì l’area di palazzi e decorazioni. Il nome “Biscione” deriverebbe proprio dal loro stemma araldico, che rappresentava un serpente o un’anguilla.

Per secoli il passaggio fu luogo di transito e di devozione. Qui si trovava un’immagine della Madonna, che secondo i racconti popolari avrebbe aperto e chiuso gli occhi davanti ai fedeli, alimentando la fama miracolosa del luogo. Quel culto attirò tanti pellegrini da tutta Roma, tanto da far nascere il proverbio “cercar Maria per Roma”, riferito al peregrinare dei devoti in cerca dell’immagine sacra.
Oggi l’originale della Madonna della Divina Provvidenza è custodito nella chiesa di San Carlo ai Catinari, ma nel passetto resta una copia a ricordare la tradizione e la leggenda che per secoli hanno animato questo tratto nascosto della città.
Passetto del Biscione: un gioiello restaurato che continua a raccontare Roma segreta
Dopo anni di abbandono, il Passetto del Biscione è stato restaurato nel 2014 grazie al Centro Studi Cappella Orsini. Gli interventi hanno riportato alla luce affreschi con putti, festoni e motivi decorativi, ridando dignità a un luogo unico, dove arte, storia e fede convivono in pochi metri di silenzio e luce soffusa.
Oggi, attraversarlo significa entrare in una Roma segreta e autentica, fatta di leggende e di bellezza discreta. Un piccolo varco che racconta l’anima più intima della città eterna, dove ogni pietra parla e ogni angolo custodisce una storia.