Il Senato dice no all’autorizzazione a procedere contro Salvini

L’Aula del Senato ha detto no alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per le frasi indirizzate a Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3, la nave della ong tedesca impegnata nel soccorso di 53 migranti il 12 giugno 2019. A dire no alla richiesta della Procura di Milano, dove pende l’accusa per il leghista di diffamazione aggravata, sono stati 82 senatori (Lega-Fdi-Fi), 60 invece a favore della richiesta della magistratura (Pd, M5s, Avs) e 5 astenuti (tra cui Iv). Con questo voto il Senato approva la relazione della Giunta delle immunità di Palazzo Madama che si era espressa a fine febbraio 2023, ritenendo insindacabili le affermazioni dell’allora ministro dell’Interno.
L’ong nega lo speronamento
Ma l’ong nega quello che tutti hanno visto. “Non fu speronamento. Fu ingresso in porto in stato di necessità con naufraghi stremati, ostaggio da 18 giorni della propaganda sovranista. Fu, secondo la Cassazione, ‘adempimento di un dovere’. Presidente Giorgia Meloni, disconosce la massima autorità di giustizia del Paese?”. A dirlo è Sea Watch in riferimento alle comunicazioni della premier alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo.

Meloni: i risultati a cui stiamo lavorando saranno duraturi
“Il vero nodo della questione – ha detto Meloni nel corso delle comunicazioni alla Camera – per noi rimane uno: distinguere i migranti economici da chi ha diritto invece alla protezione internazionale. Sono due materie molto diverse che per anni sono state colpevolmente sovrapposte. Per noi la difesa dei confini esterni è l’aspetto fondamentale. Chi ha dato fiducia a me e a questo governo si aspetta risultati concreti nel contrasto all’immigrazione irregolare, e li avrà. E non importa se servirà tempo per ottenerli, perché i risultati ai quali stiamo lavorando saranno strutturali e duraturi”.
Volevano cancellare i confini nazionali
“Questo è l’impegno che ci siamo assunti, questo è quello che faremo. Fiera di essere arrivata alla guida di questa nazione quando era lanciata a folle velocità verso la cancellazione dei confini nazionali, il riconoscimento del diritto inalienabile alla migrazione e quindi a essere accolti in Europa senza vincoli e senza distinzioni, il divieto di adottare qualsiasi misura di contenimento dell’immigrazione illegale, arrivando perfino a legittimare chi sperona le navi dello Stato italiano. E di rappresentare una Nazione che si fa portatrice di una visione diametralmente opposta”.