Il serial killer “Il serpente” è libero: su di lui anche una serie Netflix (video)

il serpente

Il serpente è di nuovo libero di colpire. Il serial killer francese Charles Sobhraj, reo confesso, è stato scarcerato venerdì dalla prigione di Kathmandu, in Nepal, dopo aver scontato la maggior parte della sua condanna per almeno 20 omicidi. Soprannominato ‘Il Serpente’, per la sua abilità al travestimento e alla fuga, era stato condannato a 20 anni di carcere in Nepal, ma la Corte suprema del Paese ha deciso di rilasciarlo per le sue cattive condizioni di salute a causa di una malattia cardiaca, per la sua buona condotta e per il fatto che aveva già scontato la maggior parte della sua pena. Ora ha l’obbligo di lasciare il Paese entro 15 giorni.

Ha ucciso almeno 20 turisti

Sobhraj ha ammesso in passato di aver ucciso diversi turisti occidentali e si ritiene che negli anni ’70 abbia ucciso almeno 20 persone in Afghanistan, India, Thailandia, Turchia, Nepal Iran e Hong Kong. Tuttavia è stato riconosciuto colpevole dei fatti e condannato da un tribunale solo nel 2004 in Nepal. In passato è stato detenuto per due decenni nel carcere di massima sicurezza di Tihar, a Nuova Delhi, per sospetto furto, ma nel 1997 è stato espulso senza accuse, per fare ritorno in Francia. È ricomparso nel settembre 2003 a Kathmandu.

Il tribunale ha ordinato che venga espulso entro 15 giorni in Francia. “Una volta portato all’immigrazione, si decidera’ cosa fare in seguito. Ha un problema cardiaco e vuole farsi curare all’ospedale Gangalal”, ha spiegato Gopal Shiwakoti Chintan, il suo avvocato. Il serial killer ha bisogno di un intervento chirurgico a cuore aperto e il suo rilascio e’ in linea con una legge nepalese che consente ai prigionieri costretti a letto che hanno gia’ scontato tre quarti della loro pena di essere rilasciati, ha detto il tribunale.

Il serpente, conosciuto anche come “bikini killer”

Charles Sobhraj ha iniziato a viaggiare per il mondo all’inizio degli anni ’70 ed e’ finito nella capitale tailandese, Bangkok. Fingendosi un commerciante di gemme, faceva amicizia con le sue vittime, spesso viaggiatori occidentali sulle tracce degli hippy, prima di drogarle, derubarle e ucciderle. “Disprezzava i backpacker, poveri giovani tossicodipendenti. Si considerava un eroe criminale”, afferma la giornalista australiana Julie Clarke, che lo ha intervistato nel 2021. Soprannominato “Bikini Killer”, e’ stato collegato a piu’ di 20 omicidi.

L’altro soprannome di Charles Sobhraj, “Il serpente”, deriva dalla sua capacita’ di assumere altre identita’ per sfuggire alla giustizia. E’ diventato il titolo di una serie di successo della BBC e di Netflix basata sulla sua vita. Arrestato in India nel 1976, ha trascorso 21 anni dietro le sbarre, prima di riuscire a evadere brevemente nel 1986 dopo aver drogato i secondini. Alla fine e’ stato ricatturato nello stato indiano di Goa. Rilasciato nel 1997, si e’ ritirato a Parigi ma e’ ricomparso nel 2003 in Nepal, dove e’ stato individuato nel quartiere turistico di Kathmandu e arrestato. L’anno successivo, un tribunale lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio del 1975 della turista americana Connie Jo Bronzich. Dieci anni dopo e’ stato condannato anche per l’omicidio del compagno canadese della Bronzich. Nadine Gires, una donna francese che viveva nello stesso palazzo di Charles Sobhraj a Bangkok, ha dichiarato l’anno scorso di averlo trovato inizialmente un personaggio “colto” e impressionante. Ma alla fine “non era solo un truffatore, un seduttore, un ladro di turisti, ma un malvagio assassino“.