Il sindaco antifascista di Sormano: “Noi il parco intitolato ad Arnaldo Mussolini ce lo teniamo stretto”

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La campagna mediatica orchestrata da post comunisti e grillini contro il sottosegretario leghista Durigon continua da giorni. Ogni giorno piddini e grillini parlano male di Durigon per esclusivo pregiudizio politico. Perché non affrontano il merito, anziché pronunciare la tediosa e irragionevole “fatwa” contro il fascismo? Parlino di Arnaldo Mussolini, spieghino chi era e cosa ha fatto, anziché gridare allo scandalo. Altrimenti poi dovremmo rintitolare tutte le strade dedicate ai partigiani, alcuni dei quali si sono distinti per autentici orrori e carneficine di innocenti a guerra finita, come l’eccidio di Argelato, solo per dirne uno delle migliaia di atrocità compiute.

A Sormano il parco fu intitolato ad Arnaldo Mussolini nel 1934

Ora, a Sormano, in provincia di Como, c’è una pineta “Arnaldo Mussolini”. L’intitolazione, che dovrebbe risalire al 1934, è stata riscoperta qualche anno fa da un appassionato di boschi, che ha ritrovato un ceppo con la scritta “parco Arnaldo Mussolini, anno XII”. Ma ha destato scandalo solo adesso, sulla scia delle polemiche per le dichiarazioni del sottosegretario leghista Durigon, che ha proposto di rintitolare al fratello del duce il parco di Latina che ora porta il nome di Falcone e Borsellino. Il parco, originariamente era dedicato al fratello del duce.

Il sindaco: quella di Durigon è stata una chiara provocazione politica

Il sindaco di Sormano Giuseppe Sormani – che all’Adnkronos si definisce “di sinistra, di una famiglia di comunisti” e “assolutamente” antifascista – non vuole che la bufera spazzi via l’intestazione storica. “Credo che la forza di una democrazia sia di affrontare anche la propria storia, fatta di personaggi positivi e negativi. Altrimenti cambia il vento e ci mettiamo a discutere su via Togliatti e via Gramsci. Mi sembra una discussione inutile”. Per Sormani la situazione è ben diversa rispetto a Latina: “Con tutto il rispetto per Durigon, la sua era chiaramente una provocazione politica. Non si può togliere un parco a Falcone e Borsellino per intestarlo ad Arnaldo Mussolini. Noi però non togliamo niente a nessuno”.

L’unica preoccupazione del sindaco è che, a prescindere dal nome, la pineta possa scomparire. “Il vero problema è che stanno morendo i pini, perché la nostra quota è piuttosto bassa e con il riscaldamento del clima quei pini andranno tagliati tutti, perché altrimenti vengono uccisi da un parassita”.