Il taxi col candidato sindaco Michetti rischia di cappottare per le buche della Raggi

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Disavventura sul taxi per Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra a Roma, a causa delle buche sul manto stradale della capitale. “Stavamo con il taxi all’altezza del teatro Marcello – racconta all’AdnKronos, arrivando nello studio televisivo dove era atteso da qualche minuto per un’intervista – in prossimità della curva la nostra auto ha cominciato a sbandare, per fortuna non c’era nessuno accanto, poi il tassista è riuscito a fermarsi, credo abbia spaccato il semiasse”. “E’ stato bravo lui a non prendere il marciapiede altrimenti il taxi si sarebbe ribaltato”, ha spiegato ancora il professore e avvocato scelto da Salvini-Meloni-Tajani per la corsa per il Campidoglio.

Michetti: le primarie? Macché, va bene così

Michetti ha parlato poi della sua candidatura. “La mia candidatura è arrivata dopo una attenta istruttoria, condivisa da tutte le forze del centrodestra, che hanno valutato diversi profili, è una cosa che appartiene alla liturgia politica. Credo vada bene così”. Così il candidato del centrodestra a Roma, Enrico Michetti, in una intervista all’AdnKronos, risponde a chi domanda se avrebbe gradito un passaggio per le primarie, come avviene per il centrosinistra che le terrà domenica prossima.

Per Roma serve un decentramento vero

Michetti ha aggiunto: “Serve un decentramento vero per tutti quei compiti che riguardano la prossimità. Il cittadino deve avere nel luogo in cui vive la prossimità con la pubblica amministrazione, deve sentire la presenza della pubblica amministrazione”. Sul tema delle municipalizzate nella Capitale, di Atac e Ama “bisognerà fare un’attività istruttoria sulla società” perché “il rischio, quando ci si mettono le mani è che si butta l’acqua e il bambinello, invece bisogna capire cosa realmente non funziona, evitando di fare tagli lineari”. “Dobbiamo – avverte – vedere se ci sono delle risorse umane di qualità che vanno non solo valorizzate ma anche protette”. E soprattutto bisogna “avere una visione, per ripensare il tema dei trasporti da qui ai prossimi 10-15 anni”.

Potenziare i trasporti per invogliare il cittadino a prenderli

“E’ chiaro – sostiene il docente di Diritto pubblico e dell’innovazione amministrativa – che la linea delle metropolitane va incrementata. La linea D, che adesso è solo un tratto di penna, deve essere concretamente realizzata. Poi dobbiamo pensare ai prolungamenti delle altre metropolitane e a tutto ciò che si può fare in superficie”. Per favorire la viabilità bisogna “fare delle preferenziali dove è possibile, utilizzare i semafori intelligenti. E invitare il cittadino a prendere il trasporto collettivo, che bisogna trasformare in un trasporto efficiente”, conclude Michetti.