Il Tg1 scodinzola davanti a Speranza senza mascherina e con autista a fianco (video)

Speranza mascherina

Complimenti al ministro Speranza, la mascherina è un optional. Lui si che può fregarmene di tutte le “raccomandazioni”, l’importante è avere un microfono a disposizione, il Tg1 scodinzolante e nemmeno una domanda, come avrebbe dovuto fare un giornalista, a partire da quelli del servizio pubblico.

”Signor ministro, ci racconti tutto quello che vuole, siamo qui per servirla. Ma prima ci spiega davanti agli italiani perché lei non indossa la mascherina e siede accanto al conducente?”.

Il Tg1 non chiede a Speranza perché è senza mascherina

Invece no, Speranza e il tg1 se ne fregano e l’account Twitter di Radio Savana li ha pizzicati entrambi a adottare gli italiani costretti ad osservare da mesi le regole imposte dal signor ministro della salute e propagandate dal telegiornale della cosiddetta rete ammiraglia della Rai.

Speranza torni in televisione per chiedere scusa ai cittadini – pure lui – ai quali si impongono multe stratosferiche se non seguono i vademecum ministeriali e tutto quello che passa per la testa a Conte e ai suoi tantissimi consulenti dell’esercito delle task force.

Arrivano contravvenzioni salatissime, persino a madri che accompagnano i figli dal dottore, ma il ministro della salute resta libero di esibirsi con tanto di strafottenza davanti a microfoni e telecamere del Tg1 perché l’ossessiva ricerca di visibilità dei membri di questo governo è superiore al dovere di dare l’esempio a chi è costretto ad ascoltarli ad ogni ora del giorno e della notte.

Il dovere di comportarsi come si impone ai cittadini

Come vede, presidente Conte, anche noi facciamo nomi e cognomi. Lei guarda con sospetto all’opposizione, noi guardiamo con trasparenza ai membri del governo che hanno il dovere di non farsi cogliere in fallo. Soprattutto quello della Salute, e ci mancherebbe altro.

Forse Speranza stava riflettendo alle proposte del suo viceministro sui congiunti da andare a trovare. Ma vallo a trovare un amico sincero di questi tempi. Anche se lavora al Tg1 non ti ha fatto certo un favore, caro ministro.