Il tram 2 resta al ‘palo’. E le navette scoppiano
Non finisce l’odissea del tram 2. E continuano i problemi degli abitanti del Flaminio e del Villaggio Olimpico. Che dai primi di novembre sono costretti a prendere le navette sostitutive per uscire di casa e recarsi a scuola o al lavoro. Ma gli autobus ovviamente non hanno la stessa capienza dei vagoni su rotaia. Così le resse alle fermate e il mancato distanziamento in vettura sono assicurati. Alla faccia dell’emergenza covid, e del potenziamento del trasporto pubblico promesso dalla giunta Raggi. Che però almeno qui proprio non si vede. A denunciarlo è l’ex consigliere Francesco De Salazar. Che adesso presiede il Movimento Cittadino Municipio 2. E’ una vicenda che ormai si trascina da un anno e mezzo, ha spiegato De Salazar in un comunicato. Esattamente dal 2 giugno del 2019, quando un convoglio è deragliato all’altezza di piazza dei Carracci. Anche allora avevamo sollecitato alcuni lavori urgenti, come il rifacimento del manto stradale a Piazza Cardinal Consalvi, viale del Pinturicchio e viale Poletti. Almeno per ridurre le vibrazioni e l’inquinamento acustico. Poi c’è stato l’altro incidente, ad agosto dello stesso anno. Con il tram che ha urtato una BMW ed è finito fuori dai binari. Schiantandosi contro un palo. Noi sappiamo bene quali sono i problemi di questa linea, ha proseguito De Salazar. Ma sembra che il Comune non abbia i soldi per intervenire. Ma allora i 16 milioni in bilancio pubblicizzati per la cura del ferro a Roma dove sono andati a finire?
Ecco cosa non va sulla linea del tram 2
Sono tante le cose che non vanno su questa linea. E le abbiamo messe tutte nero su bianco, chiedendo da tempo interventi risolutivi da parte dell’amministrazione. Così il presidente del Comitato Cittadino Municipio 2 Francesco De Salazar. Che non si da’ pace per il fatto che ancora nessuno provveda. Innanzi tutto i mezzi vanno troppo veloci, ha attaccato De Salazar nel suo ultimo comunicato. E poi occorrerebbe maggiore pressione dell’acqua nei binari, per evitare i rumori e lo sfregamento. Che porta anche all’usura, e al rischio di deragliamento. Avevamo proposto l’uso di un gel innovativo. ma non abbiamo avuto risposte. Così come servirebbe una sostituzione dei binari, per aumentare la sicurezza. Invece è tutto fermo. E dal 2 novembre abbiamo ricominciato con i bus navetta. Inaccettabile, specie in piena emergenza covid e con l’approssimarsi della riapertura delle scuole.
https://romah24.com/flaminio-parioli/news/flaminiovi-spieghiamo-cosa-non-va-nella-linea-del-tram-2/
La denuncia di De Salazar, servono subito i soldi per riaprire la tranvia in sicurezza.
”Roma Capitale non ha stanziato le risorse per mettere in sicurezza e ammodernare la tranvia”. Anche dopo quanto successo nel 2019, con deragliamenti e incidenti. Questa la dura presa di posizione del presidente del Comitato cittadino Municipio 2 De Salazar. Che non si ferma qui, denunciando la situazione insostenibile con navette sostitutive strapiene e il rischio di beccarsi il covid. “E’ necessario intervenire in tempi rapidi per installare nuove rotaie. Realizzare nuovi impianti anti stridio e sistemi anti vibranti”, ha concluso il presidente del Comitato. “Dobbiamo garantire la ripresa in sicurezza del servizio tram e la tutela di chi risiede negli edifici a ridosso della tranvia. Bisogna porre fine a questo braccio di ferro tra Atac e Roma capitale. La Raggi intervenga in tempi veloci, perché non possono essere sempre i cittadini a farne le spese”.