Il tribunale condanna la Rai (e Fuortes): “Antisindacale cancellare le edizioni del Tgr”

Tgr, Fuortes,

Il Tribunale di Roma, in funzione di giudice del lavoro, accoglie il ricorso dell’Usigrai con “l’accertamento che la decisione di rimodulazione dell’offerta informativa del Tgr mediante la cancellazione delle edizioni notturne dei Tg Regionali è antisindacale perché avvenuta senza la preventiva consultazione del competente organismo sindacale ex art. 21 dell’Accordo Integrativo Rai-Usigrai di avviare la preventiva consultazione secondo le modalità previste”, e di “assicurare l’informativa prevista dall’art. 34 del Cnlg”, prima “dell’adozione della decisione di modifica del palinsesto di programmazione aziendale”. E’ quanto si legge nel decreto relativo alla causa in materia di lavoro, iscritta al n° 33766/2021 r.g.l., vertente tra Associazione Stampa Romana (per competenza territoriale, ndr) e Rai.

Non solo. Nel decreto sulle edizioni del Tgr c’è anche “l’ordine rivolto a Rai di pubblicare, a propria cura e spese, il presente decreto sulle pagine nazionali dei quotidiani la Repubblica, Corriere della Sera e Il Sole 24 ore”.

La sentenza sui Tgr va pubblicata a spese della Rai su tre quotidiani nazionali

Il giudice, inoltre, “condanna, per l’effetto, Rai, in persona del legale rappresentante pro-tempore, a pagare, in favore di Associazione Stampa Romana, in persona del legale rappresentante pro-tempore, le spese del procedimento, liquidate nella somma complessiva di 3.520 euro oltre Iva e Cpa come per legge ed oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15 per cento ex art. 2, comma 2, D.M. 55/2014”.

Nelle scorse settimane, l’Usigrai aveva registrato “con soddisfazione l’atto di indirizzo della commissione parlamentare di Vigilanza per mantenere in palinsesto l’edizione notturna della Tgr”. “Subito dopo il taglio del Tg , deciso dall’ad Carlo Fuortes senza alcun confronto sindacale, l’Usigrai, aveva ricordato il sindacato dei giornalisti Rai in una nota, aveva chiesto che l’edizione fosse ripristinata alle 22.30, per togliere così all’azienda l’alibi della maggiorazione notturna”.

Il sindacato Rai aveva accolto con favore anche l’auspicio della commissione, di un confronto preventivo, in merito, con il sindacato, e del ripristino delle corrette relazioni. “Riteniamo che il metodo del reciproco ascolto e del confronto debbano essere le linee guida per chi è chiamato a guidare il servizio pubblico radiotelevisivo. Ci aspettiamo che il CdA della Rai attui, in tempi brevi, quanto indicato dalla commissione di Vigilanza e ripristini le edizioni notturne dei telegiornali regionali”.