Il Viminale non copra Scotti, il Pd e quel poliziotto…

Poliziotto Viminale felice romano

Negli uffici del Viminale c’è imbarazzo per quel poliziotto. Tanto più che di mezzo c’è un esponente del Pd che ha avuto una certa ascendenza nel partito romano e persino una vecchia conoscenza come l’ex ministro dell’interno Scotti. Che fare….

Ma se esplode un caso clamoroso in un giro danaroso di formazione e lauree facili non si dovrebbe guardare in faccia a nessuno. Neppure a un sindacalista specialista nei tavoli negoziali e meno attento al codice penale come Felice Romano, segretario nazionale del Siulp. Difende la polizia ma infrange la legge secondo gli inquirenti.

Il Viminale conosce le accuse al poliziotto

L’accusa pende presso la procura di Firenze che sostiene che la Link university di Scotti, lo stesso Romano e Carlo Cotticelli, dirigente nazionale del Pd e tempo addietro tesoriere del partito capitolino, l’abbiano fatta grossa. In pratica lauree facili con 71 indagati per far diventare “dottori” iscritti al sindacato di polizia. Ognuno versava seicento euro ma non doveva far nulla se non vedersi assegnare il diploma di laurea.

Le domande erano consegnate in anticipo a chi aveva pagato. I verbali d’esame erano fasulli. E tante altre cosucce che risultano agli inquirenti e che ovviamente dovranno essere dimostrate in tribunale.

Quel che meraviglia – sembra l’incantevole mondo della magistratura – è che la polizia non prenda provvedimenti nei confronti del sindacalista. Anzi, se è vero ciò che racconta Il Giornale, a capo della commissione di Modena che dovrebbe giudicare la condotta di Felice Romano c’è da poco tempo un suo fedelissimo.

Tutto questo appare strano, perché se un appartenente alla Polizia di Stato è accusato di commettere reati gravi – si parla ad esempio di associazione a delinquere – può continuare ad indossare la divisa? E addirittura rappresentare i propri iscritti come sindacalista ai tavoli ministeriali?

Ma di chi ci possiamo più fidare…?

Sembra di vivere in un mondo alla rovescia, dove chi è chiamato a presidiare il rispetto della legge – vale per i magistrati come per le forze dell’ordine – e’ sospettato di averla violata. E che esempio si dà al cittadino?

E poi, un po’ di prudenza. Ma Felice Romano non sapeva chi fosse Cotticelli? Il tesoriere del Pd della Capitale che chiedeva aiuto a Salvatore Buzzi per pagare gli stipendi ai dipendenti del partito? E proprio non riesci a starne lontano? Di più: se ne serviva per “laureare” gli iscritti al sindacato.

E il Viminale tace. Non muove un dito. Non tutela la divisa. Ma fate sempre così da quelle parti? Solo perché è un sindacalista non gli fate nulla, non lo sospendete, non adottate provvedimenti? Capiamo che di mezzo c’è il Pd e che quell’università è tanto cara a personaggi influenti del calibro di Zingaretti e compagnia, ma le istituzioni hanno il dovere dell’autotutela.

Abbiamo visto che in Parlamento c’è anche qualche interrogazione sul caso. Dobbiamo aspettare chissà quando la risposta ufficiale della Lamorgese e rimanere nel dubbio che ci siano figli e figliastri? Ditecelo che non si coprono storie così brutte…