Il Western? Ha formato l’identità nazionale americana, è ancora nel dna del popolo

Il Western e la nascita del mito americano saranno protagonisti al teatro Manzoni di Roma con Wilfried Leichert, mercoledì 8 marzo alle 18. Con il supporto di proiezioni di decine di brevi spezzoni di film, più o meno conosciuti, Leichert spiegherà l’importanza e l’influenza del Western nella cultura e nel quadro politico americano di oggi, analizzando gli elementi costitutivi del mito americano così come sono interpretati in questo genere cinematografico.
Il Western è la tela su cui tutte le ideologie sono state dipinte
“Il Western classico non narra solo la Vittoria dell’Occidente, in modo stereotipato e trionfalistico. Affronta altresì i punti più conflittuali della storia – osserva Leichert -. Ossia le questioni di genere, il razzismo e componenti della politica contemporanea sono già tutti presenti nel Western classico. Parlerò del mito americano così come è espresso nei film Western, il cinema americano per eccellenza come lo definì il critico francese Andre Bazin. Il Western ha formato l’identità nazionale americana come nessun’altra opera d’arte, è divenuto parte del dna culturale e spirituale dell’America. Nessuno dovrebbe ridurre l’America ai suoi cowboy, tuttavia nessuno può comprenderla senza di loro. Il Western è la tela sulla quale le ideologie dell’America sono state disegnate e poi discusse, divulgate e anche scartate”.

Da Kennedy a Bush, tutti hanno usato il linguaggio western
Spèiega ancora Leichert: “Il Western irrompe regolarmente nella realtà. I politici americani spesso usano immagini e un linguaggio da Western, nella comunicazione per metafore. Sentimenti che rievocano legge e ordine, pionieri avventurosi, opportunità e risorse illimitate, sono immediatamente compresi da tutti gli americani. Kennedy, nel suo discorso inaugurale nel 1962 parlò di nuove frontiere, usando questa immagine per incoraggiare gli americani ad accettare nuove sfide. E sull’attacco terroristico dell’11 settembre, George Bush affermava che Osama Bin Laden sarebbe stato preso vivo o morto…”.