Impianto AMA a Cesano, stop al cantiere sulla Braccianese: “Da Gualtieri nessuna risposta”. Esplode la protesta a Roma Nord
Si accende la polemica attorno al nuovo impianto AMA previsto a Cesano. I consiglieri del XV Municipio, Stefano Peschiaroli e Giuseppe Mocci (Forza Italia), puntano il dito contro il sindaco Roberto Gualtieri, colpevole – secondo loro – di ignorare le richieste avanzate da cittadini e rappresentanti locali sul progetto del biodigestore per la produzione di biometano. La situazione si è ulteriormente infiammata nelle ultime ore, quando gli uffici tecnici del XV Municipio hanno disposto la sospensione dei lavori nel cantiere di via Braccianese, a seguito di verifiche che hanno riscontrato irregolarità rispetto alle normative edilizie. “La determinazione dirigenziale per la sospensione dei lavori conferma che le nostre perplessità erano fondate”, spiegano Peschiaroli e Mocci in una nota. “I lavori procedevano in modo non conforme: avevamo ragione a chiedere verifiche”.
Due impianti in 4 km: “Serve uno studio d’impatto”
Oltre alle anomalie edilizie, il vero nodo della vicenda – sottolineano gli esponenti di Forza Italia – è la vicinanza tra due impianti analoghi: quello in via Braccianese e quello previsto a Cesano, distanti solo quattro chilometri in linea d’aria e affacciati sulla stessa rete viaria.
Per questo, lo scorso 11 luglio, i due consiglieri hanno inviato una richiesta formale al Sindaco Gualtieri, anche nella sua veste di Commissario straordinario per il Giubileo 2025, affinché sospendesse i lavori anche a Cesano, in attesa di uno studio approfondito sull’impatto ambientale e sulla viabilità. “A diciotto giorni dall’invio, nessuna risposta. I lavori a Cesano vanno avanti come se nulla fosse”, denunciano i consiglieri.
Gualtieri nel mirino: “Mancanza di rispetto per Roma nord”
Al centro della protesta non c’è solo la gestione tecnica della vicenda, ma anche l’assenza politica del Campidoglio, accusato di non rispondere e di disertare sistematicamente i confronti con il Municipio XV. “Gualtieri non ha mai partecipato ai lavori d’aula del nostro Municipio. Il suo silenzio e quello della maggioranza municipale sono un insulto ai cittadini”, attaccano Peschiaroli e Mocci. “Abbiamo chiesto più volte un tavolo di confronto, ma non è mai stato attivato”.
Secondo gli esponenti di centrodestra, la vicenda del biodigestore è l’ennesima dimostrazione di una gestione centralizzata e calata dall’alto che ignora le specificità e le fragilità del territorio di Roma Nord, già duramente colpito da criticità urbanistiche, infrastrutture inadeguate e carenza di servizi.
Cesano tra emergenza rifiuti e sostenibilità ambientale
Il biodigestore AMA previsto a Cesano rientra nel piano straordinario per la gestione dei rifiuti in vista del Giubileo 2025, che prevede la realizzazione di impianti di trattamento per la produzione di biometano a partire dalla frazione organica. Un progetto sostenuto dal Campidoglio in nome della transizione ecologica e dell’autonomia impiantistica della Capitale. Tuttavia, la scarsa condivisione con i territori interessati e la pressione ambientale e infrastrutturale sulle periferie stanno trasformando questi progetti in veri e propri focolai di tensione politica e sociale.
“Non ci arrendiamo”
In assenza di risposte ufficiali da parte dell’amministrazione capitolina, i consiglieri promettono battaglia: “Non ci arrendiamo. Continueremo a difendere il territorio da scelte assurde e calate dall’alto. I cittadini di Roma nord meritano rispetto e trasparenza”, concludono Peschiaroli e Mocci. Intanto, l’attenzione resta alta anche sul fronte della legalità e della sicurezza urbanistica: la sospensione dei lavori in via Braccianese potrebbe aprire scenari inediti per il destino dell’intero progetto e per l’impianto gemello di Cesano, su cui ancora tutto tace.