Importavano dalla Cina mascherine e termometri non sicuri: denunciate 4 società

Oltre 6 milioni di articoli non sicuri sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nel corso di un piano straordinario di controlli. Le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano hanno battuto a tappeto i depositi di stoccaggio ubicati nei quartieri Esquilino e Prenestino e nella zona industriale di Ciampino, rinvenendo, all’interno di container e magazzini nella disponibilità di quattro società di import export, mascherine “FFP2” e chirurgiche, nonché termometri per la misurazione a distanza, privi dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.
Un sequestro da 6 milioni di pezzi incluse le mascherine
Nel corso dell’operazione, è stato scovato anche un migliaio di calzature riproducenti modelli Nike, Adidas, e Converse, oltre ad articoli di bigiotteria dannosi per la salute, considerato l’alto contenuto di nichel.

Quattro persone – un’italiana e tre cinesi – sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria di Roma per il reato di frode in commercio.
L’intervento rientra nel più ampio dispositivo messo in atto dalla Guardia di Finanza della Capitale contro i comportamenti illegali che sfruttano la fase emergenziale in atto per trarne profitto.
Nel marzo di quest’anno le Fiamme gialle hanno effettuato un altro maxi sequestro di mascherine. A seguito di una segnalazione dell’Agenzia Regionale della Protezione Civile del Lazio alla Procura della Repubblica di Roma, i Finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito le vicende relative alla fornitura di 5 milioni di mascherine FFP2 e 430.000 camici alla Regione Lazio da parte della predetta società nella prima fase dell’emergenza sanitaria (tra marzo e aprile 2020), per un prezzo complessivo di circa 22 milioni di euro.