In 250 rischiano il lavoro. Alla Stazione Termini tragedia sociale

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Alla regione e al Campidoglio non gliene frega nulla di 250 lavoratori del gruppo Cremonini che rischiano il posto. Padri e madri di famiglia abbandonati a stessi a protestare alla Stazione Termini dove sono addetti alla ristorazione.

Dice Giancarlo Righini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Sembra che solo all’opposizione interessino quelle persone”. Già a parte la voce di Fdi e quella della Lega, non se ne sentono altre. Spinge anche il sindacato Confintesa a fianco dei lavoratori, ma le istituzioni tacciono.

Rischiano 250 lavoratori

E invece bisogna fare di tutto per evitare l’ondata di licenziamenti che sta per lasciare senza lavoro queidipendenti del Gruppo Cremonini.

Della questione farebbero bene ad occuparsi anche le competenti commissioni regionali e che l’amministrazione Zingaretti – se esistono politiche a salvaguardia del lavorosi disponga ad accettare anche le soluzioni che saranno proposte dal centrodestra. La Regione deve intervenire prima che Roma Capitale infligga un altro duro colpo al settore della ristorazione, già messo in ginocchio dai decreti del governo.

Che fine faranno – chiede ad esempio Fdi – cuochi, camerieri, cassieri e addetti alla cucina?  Tra lockdown e crisi economica chi potrà assumerli altrove? Senza quell’offerta di ristorazione diminuirà l’afflusso di persone e ne risentiranno anche i negozi adiacenti e altre piccole imprese saranno costrette a chiudere.

Stazione Termini senza servizi

La stazione Termini è il più importante nodo di scambio del sistema di trasporti del Lazio, attraversato ogni giorno da migliaia di viaggiatori e pendolari, la giunta Zingaretti non può esimersi dalla ricerca di una soluzione che garantisca la continuità del servizio di ristorazione a cui sono collegati vigilanza, pulizia e frequentazione del luogo.

Lavoratori sfrattati per far posto a uno dei negozi che stanno trasformando le stazioni italiane in centri commerciali. Largo all’occupazione, dice Confintesa sotto lo lo slogan “licenziati da un capo d’abbigliamento”.

«I 250 lavoratori dipendenti di Chef Express, Mister Panino, MC Donald e Rosso Pomodoro non ci stanno ad accettare il ricatto di chi si sente forte e vuole chiudere il bar centrale della Stazione Termini gettando in mezzo alla strada i suoi dipendenti», ha spiegato Alfredo Magnifico, segretario generale di Confintesa Smart in merito alla decisione della società Grandi Stazioni, la Società del gruppo Ferrovie dello Stato, che non intende rinnovare il contratto di affitto dei locali affidati al gruppo Cremonini, con marchio Chef Express, McDonald’s, Mister Panino e Rosso.

La chiusura dello storico buffet della Stazione Termini metterebbe a rischio anche la sicurezza degli utenti mettendo in mano il territorio della Stazione Termini alla malavita organizzata. Lanciamo un appello alle forze Politiche e alle Istituzioni. Si adoperino per evitare che Roma Termini e via Marsala si trovino in una situazione da terzo mondo; con la nostra lotta vogliamo evitare che malavita, spacciatori, borseggiatori, mercanti del sesso prendano possesso del territorio – prosegue Alfredo Magnifico – Per questi motivi da oggi al 30 novembre, data in cui Grandi Stazioni ha dichiarato di voler riprendere i locali, Confintesa Smart e i lavoratori effettueranno l’assemblea permanente nei locali del bar centrale”.