In Comune chiacchierano, dalla Regione 4,5 milioni contro la violenza di genere

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In Campidoglio sono bravissimi a parlare. A rimestare l’acqua. E a non portare mai a una conclusione. Specialmente su temi come la violenza di genere e le pari opportunità la giunta Gualtieri è debolissima. Solo i soliti comunicati dell’assessore per dire che è inaccettabile che si deve fare qualcosa. Ma quel qualcosa non arriva mai dal Campidoglio. Per fortuna in Regione si parla meno e si fa di più.

L’impegno di Rocca

“Contrastare la violenza contro le donne significa realizzare politiche pubbliche con le donne e per le donne, in un processo di ascolto; responsabilizzare gli uomini e tutta la società su tale questione, oltre che spronare le vittime a denunciare, sempre e comunque, i loro aguzzini. Dobbiamo prevenire e informare soprattutto i più giovani, in famiglia e nelle scuole, diffondendo la cultura del rispetto. Solo combattendo sul piano culturale questa battaglia, possiamo prevenire le tragiche notizie di violenze e femminicidi di questi giorni. Per questo, la Regione non si limita a progettare politiche pubbliche, ma punta a valutare secondo i principi delle pari opportunità qualsiasi iniziativa regionale”, dichiara l’assessore alle Pari opportunità della Regione Lazio, Simona Baldassarre, alla presentazione della campagna informativa.

Le attività

La Giunta presieduta da Francesco Rocca ha ad oggi impegnato oltre 4 milioni di euro per diverse attività. In particolare, “Bollino Rosa”, progetto che istituisce un sistema di premialità per le aziende del Lazio, per dare sviluppo ad azioni programmate per favorire l’attuazione dei principi di parità e pari opportunità e conciliazione dei tempi nei luoghi di lavoro, che conducano al conseguimento di certificazioni Uni Iso per le imprese coinvolte. Poi progetti per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, per la diffusione di una cultura dei diritti umani e del rispetto dell’altro, con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Altra attività riguarda il potenziamento delle strutture e servizi di presa in carico, di accoglienza e di reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza e dei loro figli, promuovendo il sostegno alla rete regionale antiviolenza, ad oggi costituita da 43 centri antiviolenza (Cav) e 15 case rifugio (Cr). Promozione e rafforzamento delle reti locali idonee a prevenire e a contrastare episodi di violenza nei confronti delle donne. E ancora, interventi volti a sostenere l’autonomia economica e psicologica delle donne vittime di violenza, ai fini dell’inserimento lavorativo, anche attraverso forme di sostegno a iniziative imprenditoriali.

Formazione professionale

Inoltre, il sostegno alla formazione professionale rivolta agli operatori pubblici e del privato sociale in questo ambito. Il protocollo di intesa con l’Ordine degli avvocati di Roma per l’accesso al patrocinio legale alle donne vittime di violenza fisica, sessuale e maltrattamenti, oltreché di atti persecutori. Albo regionale delle organizzazioni di donne impegnate nel contrasto alla violenza di genere e nel sostegno ai percorsi di uscita dalla violenza. Istituzione e potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini autori di maltrattamenti nei confronti delle donne. Infine, il progetto “maternità fragile”, per sostenere la maternità di quelle donne che si trovano in condizioni di disagio socioeconomico.