In Francia prosegue l’insurrezione delle periferie: muore un pompiere di 24 anni

Assume i connatati di una insurrezione permanente in Francia la rivolta scoppiata sei giorni fa dopo l’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Nelle ultime ore sono state fermate altre 157 persone che si aggiungono alle 719 arrestate nei giorni scorsi. Purtroppo un vigile del fuoco è morto mentre cercava di domare un incendio a Saint-Denis. Lo rende noto su Twitter il ministro degli Interni Gerald Darmanin, spiegando che la vittima aveva 24 anni. ”Ieri sera, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo, un giovane caporale dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra”, ha twittato questa mattina il ministro dell’Interno.
Almeno 352 gli incendi scoppiati su strade pubbliche
In tutto sono almeno 352 gli incendi scoppiati su strade pubbliche della Francia, riferisce un nuovo rapporto del ministero dell’Interno. Ben 297 veicoli sono stati bruciati e 34 edifici sono stati danneggiati. Nelle principali città francesi è stato dispiegato nella notte tra domenica e lunedì un importante dispositivo di sicurezza, con 45mila gendarmi e poliziotti in campo. Veicoli corazzati leggeri furono sono stati schierati a Marsiglia e a Lione. Nella notte tre agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti e una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate. Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà oggi i presidenti dell’Assemblea nazionale Yael Braun-Pivet e del Senato Gérard Larcher, mentre domani incontrerà i sindaci di più di 220 comuni colpiti dai disordini. Lo rende noto l’Eliseo.

Oggi i sindaci manifestano davanti ai loro municipi
”Il presidente chiede al primo ministro Elisabeth Borne di ricevere i presidenti dei gruppi politici in Parlamento”. Le Figaro scrive che nell’incontro fissate tre priorità. Prima il ritorno all’ordine, poi il sostegno del governo a poliziotti, gendarmi, vigili del fuoco, magistrati e funzionari. Infine, la mobilitazione delle forze politiche del Paese. E oggi sindaci e cittadini sono invitati a riunirsi alle 12 davanti a tutti i municipi della Francia. Lo dice il presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia (Amf). “L’Amf ha deciso di invitare i funzionari eletti e la popolazione a mobilitarsi, non ci arrendiamo e pertanto alle 12 abbiamo deciso con tutti i sindaci di Francia di manifestare nelle piazze davanti ai municipi, dove suoneremo le sirene e continueremo il nostro lavoro quotidiano affinché ritorni l’ordine ”, ha dichiarato David Lisnard, su TF1.
La nonna di Nahel: i rivoltosi usano mio nipote come pretesto
“Voglio che finisca, ovunque”: la nonna di Nahel ha lanciato un appello alla calma. “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!. Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!”, dice ancora la donna. La nonna di Nahel assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Meno male che ci sono”, afferma la donna. “Ho fiducia nella giustizia”, assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: “Lo usano come pretesto”, afferma.