In Svezia tutti pazzi per la fika: quella inattesa passione che spiazza tanti italiani

Fika

«Un importante imprenditore italiano di ritorno da Stoccolma ha riunito i suoi capi azienda raccontando con tutte le pause giuste: “Sono andato in Svezia e mi sono fatto una fika pazzesca”. Interdetti i manager, indecisi se assecondarlo con risolini e battimani o se stare muti in attesa del seguito del racconto, limitandosi a un semplice: “Oh…” di compiaciuto stupore». Ne dà notizia il quotidiano Verità e Affari riportando il boccaccesco equivoco.

In realtà, la fika in questione riguarda la colazione svedese. La Fika in Svezia è uno dei momenti sociali più importanti: fare una Fika è sinonimo di incontrarsi per bere un caffè, un tè, mangiare un delizioso dolce e fare quattro chiacchiere. Il doppio senso è stato ampiamente sfruttato solo dagli italiani, tanto è che qualche anno fa la Lavazza lanciò sul mercato svedese lo spot per promuovere la sua miscela di caffè al grido di “We love fika!“. Divenuto subito un tormentone solo in Italia, con meme e commenti che facilmente si possono immaginare.

Con molta probabilità la parola Fika nasce da un gioco di parole. Si ritiene che ci sia stato uno scambio delle sillabe dell’antica parola svedese Kaffi, che significava appunto caffè. Con il tempo la parola Fika ha cominciato ad essere utilizzata sempre più, non soltanto per indicare la bevanda, ma per identificare il momento sociale del rito del caffè. Da una semplice pausa caffè si è trasformata con il tempo, in un’occasione per scambiare quattro chiacchiere in maniera informale con amici e colleghi.

La fika svedese riporta ha offerto ial quotidiano diretto da Franco Bechis il pretesto per parlare delle elezioni che hanno fatto trionfare la destra. Hanno pesato nelle urne temi assai cari ai sovranisti di ogni paese: l’immigrazione incontrollata e la scarsa sicurezza nelle principali città. Temi che anche noi in Italia conosciamo assai bene.