Incendi a Roma: l’Usb dei Vvf lancia un allarme:”Siamo senza autisti, alziamo bandiera bianca”

incendi

Ogni giorno Roma e la sua provincia sono flagellati da una serie di incendi, la Capitale si alza e si addormenta sotto una coltre di fumo e fuliggine causata dagli incendi. Quando va bene, sono incendi di sterpaglie e vegetazione, quando invece il fumo diventa nero e l’odore acre ti prende alla gola brucia materiale plastico di qualsivoglia natura, automobili abbandonate, elettrodomestici e chi più ne ha più ne metta.

Allarme incendi, mancano gli autisti tra i Vvf

I vigili del Fuoco ce la mettono tutta per contrastare quotidianamente le centinaia di chiamate riguardante gli incendi nonostante i mille problemi che affliggono la categoria. Oggi scatta l’allarme autisti, più volte denunciato dai sindacati.

“Il paradosso che balza agli occhi è quello che si sta verificando nel distaccamento di Prati. Come USB Coordinamento Roma abbiamo segnalato da tempo la necessità che in questa sede tornasse operativa l’autoscala: l’AS/9. Soprattutto dopo la morte di Ernesto Tafuri avvenuta pochi mesi addietro“.

“Ebbene l’autoscala è tornata a Prati quest’oggi, ma non ci sono autisti per poterla mettere in servizio. Uno smacco e un’umiliazione per i Pompieri che prestano servizio in quella sede, ma soprattutto per i cittadini che non possono aver garantito un servizio di soccorso efficiente e soprattutto efficace”.
       

Mancano autisti e patentati nautici tra i vvf

Prati è l’emblema di una situazione che si ripercuote su tutte le sedi del Comando di Roma ma che è maggiormente sentito in quelle periferiche come Anzio, Colleferro, Subiaco, Civitavecchia, Campagnano e Bracciano. In quest’ultima si aggiunge il problema della mancanza dei patentati nautici. Abilitazione necessaria per poter condurre il gommone dei Vigili del Fuoco ormeggiato sulle rive del lago.

Una situazione davvero difficile che come USB Coordinamento di Roma denunciamo da anni ai Vertici del Corpo Nazionale, al Prefetto e agli Organi di Stampa. Appelli che rimangono inascoltati. A noi Vigili del Fuoco di Roma non c’è rimasto che alzare bandiera bianca! Non è un segno di arrendevolezza, ma un segno di sconforto, perché vorremmo fare il nostro lavoro nel migliore dei modi e purtroppo non ce lo permettono”.

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