Incendi per Cospito, dopo il rogo di Centocelle: devastati 22 scuolabus all’Ostiense

Si segue l’ipotesi della natura dolosa e la mano degli anarchici per Cospito per il rogo dei 22 scuolabus sulla Ostiense, a Roma. Il vasto incendio e’ divampato nella notte in via Ostiense, all’altezza del civico 2355, a Roma. Il rogo ha interessato 22 pulmini adibiti al trasporto scolastico. Sul posto sono intervenute sei squadre dei vigili del fuoco. Non risultano persone intossicate o ferite. Sono in corso le indagini per accertare la natura dell’incendio.

c’è intanto la rivendicazione degli anarchici nell’incendio avvenuto, tra venerdi’ e sabato notte, nel parcheggio delle Poste Italiane in via Palmiro Togliatti, a Centocelle, periferia di Roma. Il rogo ha distrutto 16 autovetture.

L’attentato incendiario è stato infatti rivendicato sui Social. “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito – si legge – regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprieta’ delle Poste Italiane”. Gli anarchici si dicono “fieri di aderire alla campagna di vendetta, contro l’abominio del 41 bis, l’ergastolo ostativo e la condanna a morte di Alfredo lanciata contro lo stato Italiano”.

Un altro rogo per Cospito, Gualtieri minimizza: “Erano mezzi dismessi”

Indagini in corso anche sull’altro atto incendiario avvenuto nella notte tra sabato e domenica: su via Ostiense, all’altezza di Ostia Antica, 22 scuolabus sono andati in fiamme. Sul caso indagano i carabinieri. Anche questo potrebbe essere collegato alla matrice anarchica? Presto per dirlo, ma le indagini dei militari sono in corso.

Il sindaco Gualtieri è in contatto con il Questore di Roma e il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco per conoscere l’esito degli accertamenti. I mezzi presenti all’interno del deposito privato non erano da tempo più utilizzati da Roma Capitale e la maggior parte di quelli andati distrutti era stata dismessa. Lo comunica in una nota il Campidoglio.