Incendio di Centocelle, Barbareschi shock. Ho visto due uomini appiccare il fuoco

Si arricchisce si una nuova testimonianza il mistero del maxi rogo di Centocelle. Quello che sabato si è sviluppato da a,cune sterpaglie, finendo poi per coinvolgere i demolitori sulla Togliatti. Tra esplosioni, dense colonne di fumo nero, panico tra i residenti e diossina fuori controllo. Infatti, il noto attore e regista Luca Batbareschi in una intervista a Il Messaggero, ha raccontato che proprio sabato mattina stava passando in scooter da quelle parti. E che ha visto due uomini, uno dei quali con una tanica contenente verosimilmente liquido infiammabile, correre tra i cespugli. Per versare la benzina e appiccare il fuoco. Non saprei riconoscerli, ha precisato ancora Barbareschi. Perché correvano veloci. Ma certamente ora si apre una nuova luce su tutta questa vicenda. Che ovviamente dovrà essere esaminata dagli inquirenti, appena si avranno più informazioni possibili sul caso.

Terrificante incendio a Roma in zona Casilino: colonna di fumo nero, nube (forse tossica), esplosioni a catena

Barbareschi, ‘non credo si tratti di una regia criminale. Roma è una città fuori controllo’

Barbareschi ha parlato a il Messaggero. “Sabato mattina mi trovavo sulla Casilina con lo scooter quando ho visto un uomo correre sulla carreggiata e andare verso un cespuglio“. L’attore spiega che, insieme ad un altro individuo, stava “buttando benzina appiccando il fuoco alle sterpaglie“.

Una scena surreale, dice Barbareschi. “Se ci penso mi lascia ancora interdetto la scena dei quell’imbecille che corre tra l’erba prima di scappare via“. Ma la sequenza è stata talmente veloce che, precisa l’attore, “non saprebbe riconoscerli“. Ma quello non era l’unico focolaio acceso, come precisa sempre Barbareschi. “Sul posto stavano già arrivando i pompieri. Pensavo si sarebbe risolto tutto in breve”. Il rogo ha invece preso il sopravvento alimentato anche dal vento e, com’è noto, ha stretto Roma in un mix esplosivo di fumo e fiamme.

L’attore inoltre, a domanda precisa, si sofferma sulle ipotesi di una regia criminale dietro quanto successo, idea che però non lo convince. “Credo che siamo di fronte a degli psicopatici che però si muovono in una Roma diventata anarchica, ingovernabile. Degrado chiama degrado“, ha concluso Barbareschi.