Incendio di Centocelle, dopo il rogo restano i rottami

Dopo il terribile incendio che ha coinvolto parte del parco di Centocelle e i demolitori sulla Palmiro Togliatti a Torre Spaccata, restano i problemi. E i rottami. Per fortuna dopo il picco del primo giorno, la diossina sembra essere ritornata nella norma. Come hanno confermato i rilevamenti più recenti di Arpa Lazio. Ma il nodo adesso è rappresentato dalle oltre 5 mila carcasse di auto e furgoni. Che giacciono carbonizzate sul posto, insieme agli oli esausti, alle batterie e ai carburanti. Una vera e propria bomba ecologica, che dovrà essere disinnescata. Per poter iniziare quella riqualificazione ambientale che regione e Campidoglio dicono di voler fare. E che l’Europa ci impone. Ci sono i costi però, e non è chiaro chi dovrebbe pagare. E le modalità di smaltimento, visto che i rottami vengono pagati a peso. Ma quelli carbonizzato, valgono molto meno. E non tutte le ditte sono attrezzate tecnicamente per questo tipo di operazioni. Sullo sfondo poi, il tema della delocalizzazione degli autodemolitori. Con un tavolo previsto in settimana, tra gli operatori e l’assessora all’ambiente capitolina Sabrina Alfonsi. Sono trent’anni che se ne parla, ma nessuna amministrazione ha realmente affrontato la situazione. Mentre la procedura è chiara. Il comune sceglie l’area e fa il Piano. Seguendo gli indirizzi della regione. Ma certamente, le ditte chiederanno garanzie. Sui tempi e sulla parziale copertura dei costi. Altrimenti, sono pronti i ricorsi. Che già in passato, hanno bloccato tutto.

Autodemolitori, adesso Comune e Regione hanno fretta di spostarli fuori dal Raccordo

L’incendio ha messo fretta a tutti. Ma il rischio è un altro buco nell’acqua

L’incendio ha messo a tutti fretta. Così i due municipi limitrofi, comune e regione vogliono prendere in mano la situazione. Ma tra il dire e il fare, i problemi non mancano. Bisognerà fare un piano, per concentrare le attività di demolizione oltre il GRA. Evitando zone di pregio e vincolate, ma anche siti troppo vicini alle abitazioni. Dovrà essere garantito il collegamento, e verosimilmente anche un ristoro economico per gli operatori. Stabilire chi fa cosa, i tempi e i costi. E prevedere una bonifica integrale dell’area interessata della Togliatti, iniziando dalla rimozione delle migliaia di carcasse di auto bruciate.

Intanto il prossimo 20 luglio se ne parlerà nel corso di un vertice intermunicipale. Al quale prenderanno parte i mini sindaci del V e del VII Municipio, Mauro Caliste e Francesco Laddaga, insieme con l’assessora comunale all’Ambiente Sabrina Alfonsi. Che domani incontrerà invece i rappresentanti degli autodemolitori in Campidoglio. Per discutere proprio del trasferimento delle loro attività fuori dal centro urbano dopo 25 anni di annunci, ordinanze e ricorsi che non hanno mai risolto il problema. Vedremo se sarà la volta buona. O se si tratterà dell’ennesimo buco nell’acqua.