Inceneritore di Santa Palomba, Gualtieri accelera e tenta di imbavagliare i cittadini: È il momento di farsi sentire

Si avvicina la data del 9 settembre quando in migliaia torneranno in via della Cancelliera per ribadire il “No” all’inceneritore di Santa Palomba. Un agosto caldo, più dal punto di vista degli atti amministrativi che da quello meteorologico.
“Il Commissario straordinario per il Giubileo – che è anche il sindaco di Roma – Roberto Gualtieri ha approfittato della distrazione generale per portare avanti una serie di progetti che con il Giubileo non hanno nulla a che vedere. Si tratta, in particolare, dell’inceneritore di Santa Palomba, del digestore a Casal Selce e dello stadio a Pietralata”, sono le parole dell’avvocato Giuseppe Libutti.

La sua non è l’unica voce perché il Sindaco di Pomezia Veronica Felici denuncia quanto sia “grave e inaccettabile la decisione del Sindaco Gualtieri di ridurre a soli 20 giorni i termini per esaminare la documentazione relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dell’inceneritore”.
“NO” all’inceneritore
In pratica cosa sta succedendo? Mentre i cittadini, i comitati e le associazioni stanno lavorando ininterrottamente per organizzare manifestazioni e raccogliere firme contro la megastruttura che dovrà bruciare migliaia di tonnellate di rifiuti a ridosso delle loro città tra i Castelli Romani e il litorale romano, il “plurincaricato” Gualtieri “in fretta” ha proceduto “con la pubblicazione di atti rilevanti come il PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) per l’inceneritore, riducendo i tempi per la presentazione delle osservazioni e ostacolando, di fatto, ogni possibilità di reale partecipazione da parte della cittadinanza. Le scelte vengono prese lontano dai riflettori e dal confronto pubblico, sfruttando un momento dell’anno in cui le persone sono meno presenti, meno informate, meno reattive”, spiega Libutti.
“È vergognoso che si tenti di far passare una decisione così impattante in fretta e nel silenzio dell’estate, quasi come se si volesse deliberatamente evitare il confronto. L’ennesima dimostrazione di come Gualtieri non tenga minimamente conto delle esigenze del territorio e non voglia un dialogo con chi lo amministra. Ho, perciò, immediatamente richiesto una proroga dei termini al Sindaco di Roma”, aggiunge il Sindaco Felici.
Continua il sit-in
Anche oggi cittadini e cittadine sono ancora riuniti nel sit-in permanente a Santa Palomba, proprio nel luogo dove dovrebbe sorgere l’inceneritore, per ribadire con forza che quell’impianto, qui, nessuno lo vuole.
“Il Giubileo non può diventare un pretesto per realizzare opere che nulla hanno a che fare con la cura della città, la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità. Di fronte a queste forzature, la risposta è chiara: né qui, né altrove. L’opposizione cresce, la resistenza continua”, aggiunge Libutti.
Pomezia istituisce l’area ad elevato rischio di crisi ambientale
Il termovalorizzatore di Santa Palomba continua ad essere uno dei principali temi di dibattito politico cittadino, sia nelle piazze che nei palazzi del potere. Nonostante le numerose sentenze negative per il Comune di Pomezia, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, il Sindaco Veronica Felicinon vuole fermarsi per tentare di bloccare la realizzazione di quest’impianto. In continuità con questo pensiero, il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità l’istituzione di un’area ad elevato rischio di crisi ambientale nell’area in cui dovrebbe sorgere il termovalorizzatore. Secondo quanto scritto nella determina, nell’area di Santa Palomba si trovano già quattro stabilimenti a rischio di incidente rilevante (Procter and Gamble Italia, Chimec, Eni e Liquigas) che rendono già sufficientemente “satura” la zona.
“Stiamo inoltre per convocare un Consiglio Comunale straordinario, con l’obiettivo di approvare una delibera per chiedere formalmente l’attivazione dell’inchiesta pubblica: uno strumento fondamentale per aprire il dibattito, informare correttamente la cittadinanza e garantire trasparenza su un’opera che cambierà per sempre il volto del territorio. Non staremo a guardare. Pretendiamo tempo, serietà e partecipazione. Perché su temi come questo non si corre. Si ascolta, si studia, si decide con coscienza” conclude il primo cittadino.