Inceneritore, Grillo attacca Gualtieri. Il sindaco replica, la Raggi inquinava con i Tir di spazzatura

Scintille tra il M5S e il sindaco di Roma Gualtieri. Tema del contendere, sempre l’inceneritore. Il mega impianto da 600 mila tonnellate all’anno che il primo cittadino vuole realizzare ad ogni costo entro il 2027. Probabilmente nella zona di Santa Palomba. Per bruciare i rifiuti di Roma. Contro si erano già dichiarati i Verdi e sinistra ecologista, che pure sono in maggioranza in Campidoglio. Ma soprattutto i grillini. Con l’assessora regionale M5S alla transizione ecologica Lombardi che aveva tuonato, non si farà mai. Perché il Piano rifiuti non lo prevede. Ma ecco che allora, a Gualtieri è venuto incontro il governo. Inserendo nei poteri commissariali del sindaco per il Giubileo del 2025, anche la possibilità di derogare sugli impianti di trattamento dei rifiuti. In sintesi, l’inceneritore si potrà fare scavalcando a piè pari Zingaretti e la sua maggioranza rosso gialla. Apriti cielo, e il M5S non ha partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri. Conte ha avuto parole durissime, così come la Raggi. E adesso è sceso in campi anche Beppe Grillo.

Sull’ inceneritore a bruciare sono PD e M5S

Grillo, l’inceneritore uccide l’economia circolare

Per Beppe Grillo però è stata “insensata la scelta di affidare poteri commissariali indistinti al sindaco Gualtieri non per applicare oggi le migliori pratiche disponibili e realizzare impianti utili, ma per installare tra chissà quanti anni, almeno 6 o 7, un impianto costoso e pericoloso. Che brucia rifiuti e opportunità di crescita economica”. Al riguardo il comico genovese ha precisato che “bruciare i rifiuti è la negazione dell’economia circolare. A maggior ragione se si pensa che quest’impianto avrà bisogno comunque di una discarica al suo servizio per smaltire le ceneri prodotte dalla combustione.Equivalenti a un terzo dei rifiuti che entrano nel forno”. Ma Ma l’ex comico e fondatore del Movimento non si è fermato qui. “Bruciare i rifiuti è una pratica fortemente disincentivata e considerata al più residuale dall’Unione Europea – ha proseguito Grillo nel suo blog. “Che ha precisato come l’incenerimento sia una tecnologia che fa danni significativi all’ambiente”. Motivo che impedisce “di finanziare con fondi europei questa opzione tecnologica, che è in fondo alla gerarchia europea dei rifiuti insieme alle discariche”. E la replica del sindaco di Roma Gualtieri non si è fatta attendere.

Gualtieri non ci sta. Inquinava la Raggi che portava la spazzatura con i tir a bruciare altrove

Dura la replica a Grillo del sindaco Gualtieri. Che ha difeso il suo piano ‘green’ per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti. Attaccando invece il M5S e la Raggi. “È incredibile che chi per anni non ha risolto il problema dei rifiuti a Roma ci voglia impedire di dotare la Capitale degli impianti che ci sono in tutte le altre Capitali europee. Come Londra, Berlino, Parigi, Stoccolma e Copenaghen. Che consentono di evitare di mandare i rifiuti nelle discariche che sono costose e inquinanti” ha commentato Gualtieri, replicando a distanza alle parole di Beppe Grillo. E poi l’affondo finale. “Negli ultimi anni la Giunta Raggi ha mandato un milione e mezzo di tonnellate nei termovalorizzatori delle altre città. Inquinando con i tir che li hanno portati lì e togliendo risorse per pulire la città”.

Insomma, anche in questo caso la colpa è di chi c’era prima. Un tema usato come un mantra dalla Raggi nei suoi anni al governo di Roma. E che adesso sembra tornare contro a lei e al Movimento. Anche se sullo scontro per l’inceneritore non sembra ancora scritta la parola fine.