Inceneritore Santa Palomba, arriva la mozione in Regione Lazio
Dopo il reportage di Report, ecco la mozione in Regione contro la realizzazione dell’inceneritore di Santa Palomba. La proposta di mozione presentata dal Movimento 5 Stelle (M5S) e dal Polo Progressista (PP) segna un passo significativo nel dibattito sulla gestione dei rifiuti nella Regione Lazio.
Chiesto un parere alla Regione Lazio
“Chiediamo che il Presidente della Regione Lazio Rocca e l’assessore ai Rifiuti Ghera prendano finalmente posizione in merito alla realizzazione dell’inceneritore di Santa Palomba – dichiarano in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà, il consigliere M5S Valerio Novelli e la capogruppo del Polo Progressista Alessandra Zeppieri – L’indagine di Report ha confermato le incongruenze che denunciamo da oltre due anni e finalmente è stata aperta un’inchiesta presso la Commissione parlamentare Ecomafie.
È il momento del coraggio per la Regione Lazio; i poteri commissariali di Gualtieri non sono un ostacolo insormontabile”.
Il presidente Rocca potrebbe bloccare l’iter di realizzazione dell’impianto
Secondo il Movimento 5 Stelle, il presidente Rocca potrebbe bloccare l’iter di realizzazione dell’impianto: può accogliere la delibera del Consiglio comunale di Albano Laziale di dicembre 2023 che richiede, come previsto dalla legge regionale n. 13 del 2019, l’istituzione di un’area a elevato rischio di crisi ambientale sul sito della discarica di Roncigliano; oppure istituire un’Area di Salvaguardia ambientale dall’inquinamento circostante attorno al campo pozzi Laurentino.
Una richiesta che arriva anche al Governo
Tutti i consiglieri chiedono inoltre al Presidente di interloquire con il governo nazionale affinché vengano rivisti i poteri in materia di rifiuti del Commissario straordinario di Governo per il Giubileo, non soltanto perché l’inceneritore entrerebbe in funzione a Giubileo concluso, ma soprattutto perché costringerebbe l’intera regione a bruciare 600mila tonnellate di rifiuti l’anno per 33 anni, “una vera e propria condanna per il territorio, l’ambiente e la salute dei concittadini”.