Indegne barricate grilline contro Chiara Colosimo all’Antimafia: “Disertiamo l’aula”

fdi colosimo

L’appuntamento è palazzo san Macuto alle 13 di domani, anniversario della strage di Capaci: la commissione Antimafia si riunirà per la prima volta in questa legislatura per eleggere l’ufficio di presidenza. Nonostante il fango di alcune inchieste giornalistiche di Repubblica e di Report, il nome in pista resta quello di Chiara Colosimo.

Sulla carta la maggioranza dispone di 30 voti sui 50 componenti della commissione quindi, al netto di sorprese dovute al voto segreto, Colosimo dovrebbe essere eletta al primo tentativo. Dentro Fratelli d’Italia, tuttavia, si lavora perché il consenso vada oltre i confini della coalizione di centrodestra. In particolare ci sarebbero state interlocuzioni con il M5s al quale dovrebbe andare una delle vice presidenze (i nomi sono quelli di Scarpinato e Cafiero De Raho) mentre l’altra spetterebbe a Mauro D’Attis di Forza Italia. Il Pd deciderà in una riunione domani mattina quale atteggiamento avere durante la votazione, è probabile che punterà su un candidato di bandiera.

Antimafia: domani alle 13 si vota il presidente

Tuttavia è di queste ore la notizia delle barricate grilline. “Se la maggioranza dovesse insistere sul nome che è circolato in questi giorni, il Movimento 5 Stelle non parteciperà al voto in segno di totale contrarietà alla scelta che si vuole portare avanti”. Lo affermano i membri M5S della Commissione Antimafia anticipando la posizione contraria alla candidatura di Chiara Colosimo di FdI alla presidenza.

“Le polemiche di questi giorni sulla presidenza della commissione Antimafia – denunciano- rischiano di compromettere la credibilità e l’autorevolezza di un’istituzione delicata e importante per la nostra democrazia. Riteniamo che vadano ascoltate le preoccupazioni delle associazioni delle vittime della mafia e del terrorismo e di Salvatore Borsellino: sono loro che interpretano al meglio i valori della Giustizia presenti nella nostra società. La commissione Antimafia è un pilastro dell’impegno istituzionale per la legalità, nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione. Gli atti della commissione sono nella storia del lavoro investigativo contro le mafie. Per il M5S è dunque irrinunciabile che per la presidenza venga indicata una figura che interpreti lo spirito della legge con cui abbiamo istituito la nuova Commissione”.