Individuati i protagonisti della rissa a Zoomarine: tre denunciati (video)

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Le immagini della rissa di Zoomarine erano diventate rapidamente virali sul web. Ora sono arrivati anche i provvedimenti di polizia giudiziaria. I Carabinieri della Stazione di Torvajanica e della Compagnia Carabinieri di Pomezia, al termine di un’indagine scaturita a seguito di una lite in strada, hanno denunciato tre persone, tutte di nazionalità italiana, ritenute responsabili del reato di rissa.

Come è divampata la rissa allo Zoomarine

La zuffa era divampata nella mattinata del 22 agosto scorso presso il parco divertimenti di Zoomarine, dove alcune persone, in attesa di poter accedere alla struttura, avevano creato disordini legati a questioni di rispetto della fila e di distanziamento sociale. I militari hanno ricostruito la vicenda. Lo hanno fatto attraverso l’acquisizione di informazioni utili e di alcuni video apparsi sul web in cui veniva ripresa la scena. In tal modo, hanno ricostruito compiutamente l’accaduto e hanno identificato le persone coinvolte. Alla luce delle evidenze emerse, per i predetti è scattato per loro il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Velletri.

Non c’è pace per Zoomarine

Nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha sospeso il provvedimento con il quale il sindaco grillino di Pomezia, Zuccalà aveva imposto la chiusura per 5 giorni del parco Zoomarine. Decisione contestata da Fratelli d’Italia, perché la misura crea un danno economico alla struttura e al turismo locale. «Fa piacere sapere che il sindaco si preoccupi della salute dei cittadini e del rispetto delle normative, però prima di prevedere ordinanze di chiusura senza neanche audire la controparte, dovrebbe pensare a dare il buon esempio». Così in una nota Marco Silvestroni deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini Consigliere Regionale di FdI e Federico Rocca responsabile regionale dipartimento sicurezza FdI.

Il sindaco Zuccalà è intransigente solo col parco acquatico

Il Comune ha disposto la chiusura perché «non venivano adottate misure di riorganizzazione degli spazi sufficienti ad evitare l’assembramento di persone». Altresì, lo zoomarine «non assicurava il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli spettatori». Tuttavia, hanno notato gli esponenti di FdI, alle manifestazioni grilline del sindaco Zuccalà, le norme anti-Covid non sono state rispettate. Insomma, uno sceriffo con gli altri e tollerante coi suoi. Un film già visto quando si parla di politici a 5 stelle.