Inflazione, pessime notizie: stangata su carburanti, luce e gas. Meglio il carrello della spesa

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“Pessima notizia sull’inflazione. Una stangata su carburanti, luce e gas. La benzina sale del 16,1% su base annua, il gasolio del 15,1%, la luce del mercato libero del 9%, il gas del mercato libero del 16,4%. Unico sollievo è che scendono i prezzi del carrello della spesa, una buona notizia per la casalinga di Voghera che va tutti i giorni al mercato a fare la spesa”. Lo dichiara Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati diffusi dall’Istat. “Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione a +1,3% significa un aumento del costo della vita pari a 461 euro su base annua. Una vera e propria batosta, 216 per la sola voce Abitazione, acqua ed elettricità salita del 5,8%. 259 euro per i Trasporti (+4,8%).

L’inflazione causa un +438 euro a famiglia

Il calo dei prezzi delle compere di tutti i giorni, -0,8%, fa risparmiare, però, 39 euro. Per una coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, la maggior spesa annua è pari a 438 euro, 216 per l’abitazione, 226 per i trasporti, mentre per i beni alimentari. Per la cura della casa e della persona la riduzione è pari a 35 euro, per una famiglia media se il rialzo complessivo è di 367 euro, per il carrello si guadagnano 29 euro. Non è molto, ma meglio di niente”, conclude Dona.

Il Codacons: vera fiammata dell’inflazione

Gli fa eco il Codacons. ”Vera e propria fiammata dell’inflazione, con i prezzi che a maggio segnano una crescita su base annua del +1,3%, determinando un aggravio di spesa, considerata la totalità dei consumi delle famiglie, pari a +399 euro su base annua per la famiglia tipo”. E’ il commento del Codacons ai dati sull’inflazione a maggio. “Da due anni e mezzo l’inflazione non raggiungeva certi livelli, ma sulla forte ripresa dei prezzi al dettaglio pesa come un macigno la corsa dei beni energetici. Con i carburanti che alla pompa costano il 16% in più rispetto allo scorso anno -spiega il presidente Carlo Rienzi-. Non a caso il comparto “Trasporti” segna a maggio una crescita record del +4,8%, che si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti pari in media a +166 euro annui per la famiglia tipo”.

Impoveriti i nuclei meno abbienti

“L’effetto dei beni energetici incide poi anche sulle spese fisse delle famiglie legate ad Abitazione, acqua, elettricità. Comparto che a maggio cresce del +5,8% rispetto al 2020 -aggiunge Rienzi-. Una ripresa dei prezzi a cui, tuttavia, non fa da contraltare una crescita dei consumi da parte delle famiglie, che nei primi mesi del 2021 sono rimasti al palo, e che rischia di danneggiare i consumatori impoverendo i nuclei meno abbienti”.