Inizierà il 3 giugno a Roma il Festival del corto “Tulipani di seta nera”

festival tulipani di seta nera (2)

Sono stati presentati i finalisti che si contenderanno la XIV edizione del Festival Internazionale del Film Corto Tulipani di seta nera, che si svolgerà a Roma, presso il Cinema Giulio Cesare, dal 3 al 6 giugno prossimi. Nel cast delle opere in finale spiccano alcuni volti molto amati del piccolo e grande schermo, quali Luisa Ranieri (ne L’Affitto), Angela Finocchiaro (in Verdiana), Beppe Carletti (in Gocce di Luce), Francesca Rettondini (ne Il Cioccolatino), Ludovico Fremont e Nini Salerno (in The Hole) e Saverio Deodato (in Capolinea).  Presenti anche Pino Insegno ed Elena Ballerini, che condurranno il Gala Televisivo nel corso del quale saranno premiati i vincitori di questa edizione.

Tutto pronto al Giulio Cesare per il Festival del Corto

Annunciate anche le nomination per il Miglior Corto Straniero, Miglior Corto di Animazione, Sezione COndiVIDiamo Diversità (sul tema Covid 19) e Sezione Tulipani Fuoriclasse – Talenti in Erba (premio per le scuole). Realizzato dall’associazione di promozione sociale “Università Cerca Lavoro”, su idea di Paola Tassone, il Festival promuove il lavoro di autori provenienti dall’Italia e dall’estero. Attraverso le immagini, rappresentano non il semplice racconto di una diversità, ma l’essenza stessa della diversità e della fragilità, delle persone e dei luoghi, valorizzandone i molteplici aspetti ed esprimendoli attraverso l’arte cinematografica. Che da sempre ha dato voce alle lotte per l’ecologia e l’emarginazione, con pensieri, opinioni e sentimenti.

I partner istituzionali e culturali del Festival

Un Festival della transizione ecologica e sociale, la cui principale “mission” è quella di creare una nuova società solidale, una comunità sensibile e integrata che impari a sostenere i più deboli e a rispettare l’ambiente che la circonda. Partners istituzionali e culturali della manifestazione sono il ministero della Cultura, il ministero della Transizione Ecologica, la Regione Lazio, Rai Cinema Channel e Rai per il Sociale, Roma Lazio Film Commission, Anac, insieme ad Amnil, Asvis, Enit, Ens, Inail e Fondazione Univerde. Elena Ballerini, che condurrà il Gala Televisivo nel corso del quale saranno premiati i vincitori di questa edizione, ha parlato di “manifestazione prestigiosissima”, manifestando “apprezzamento per i giovani che hanno partecipato e il fatto di vincere un premio è un grande attestato di fiducia nei loro confronti”.

Elena Ballerini e Pino Insegno condurranno il Gala

Pino Insegno, anche lui alla conduzione del Gala Televisivo, ha detto che “il documentario sta riuscendo a dare quella dimensione che i film non riescono a offrire. Con questa realtà riesci a conoscere delle persone, scopri dei mondi dove la realtà è reale e diventa un film. Questa realtà farà andare avanti anche chi perde – ha aggiunto – non è come nei reality, non ti toglie la voglia di sognare. Le altre sono scorciatoie, questa no”. Grazia Di Michele (sezione #SocialClip) ha sottolineato “l’opportunità avuta di entrare in contatto con un mondo che non conoscevo artisticamente. Come quella dei video che affrontano la diversità come argomento di accoglienza e non di paura. E che si riverbera su tanti aspetti della vita sociale”.

Importanti direttori artistici al Festival

Altro direttore artistico, per la sezione Documentari, Mimmo Calopresti ha detto che “nell’idea dei documentari c’è quella di racconto più vasto. Si tratta di un genere che sta diventando di moda, grazie alle piattaforme li si può vedere quando si può. I documentari cercano una specie di verità nel mondo. Il documentario è un luogo del racconto contemporaneo – ha aggiunto – dove il passato incontra il presente. In Italia non c’è un festival ufficiale dei documentari e questo settore è importante per tale motivo”. E anche la presidente di Giuria per i Documentari Flavia Perina ha parlato di “esperienza molto interessante e importante. Il documentario lo guardo con l’occhio della giornalista. Si parla di cose non raccontate né dalla letteratura, né dalla televisione e che ti aprono delle finestre facendoti scoprire il mondo”.