Inps, la solita vergogna: trattiene soldi, non spiega perché e si dà latitante…

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L’Inps è sempre il solito. Anziché fare la previdenza sociale, taglia, toglie, vessa i cittadini, li offende con la sua presunta superiorità, e non fa sapere perché. Come sempre l’Inps si conferma un carrozzone col quale è impossibile comunicare e dal quale non si possono avere risposte. Però fa quello che vuole, nel chiuso dei suoi uffici, senza neanche spiegare perché. Così, può capitare che un pensionato si trovi la pensione decurata di ben 100 euro, senza una parola di spiegazione o di giustificazione. Sappiamo bene quali sono gli importi delle nostre pensioni, per cui una decurtazione improvvisa di 100 euro rappresenta una significativa diminuzione.

L’Inps ha il dovere di rispondere

Ebbene, il nostro pensionato chiede all’Inps, sul suo portale incomprensibile, fatto apposta per creare difficoltà, il motivo della diminuzione. Ma non riceve alcuna risposta. Troppo impegnati, evidentemente, gli impiegati dell’Inps, per dare retta a un pensionato rompiscatole. Ma non così impegnati da non trovare il tempo per togliere i soldi al pensionato stesso. Il mese di febbraio si ripete la stessa situazione. Altri cento euro decurati dalla pensione, senza che nessuno possa fare nulla. E’ l’Inps, e solo l’Inps, che decide, fa come gli pare, non risponde a nulla e nessuno. E’ inarrivabile e non comunica con nessuno. Se non per chiedere soldi. E dove sono poi questi soldi?

Tre mesi per non rispondere: ma che fanno?

Nuovo sollecito da parte del pensionato e nuovo muro di gomma da parte dell’Inps. Da notare che tutti i solleciti sono stati ricevuti, come comprova la documentazione in nostro possesso. Finalmente, il 25 marzo, l’Inps si degna di dare una risposta al pensionato tramite un sms anziché una telefonata o una lettera come sarebbe più corretto fare. Sul messaggio c’è scritto che finalmente è stata fornita una risposta al “quesito”, come lo chiamano ampollosamente i burocrati dell’Inps.  Bene, meglio tardi che mai, finalmente. Il pensionato va sul vergognoso portale dell’Inps e scopre la risposta. Eccola: “La richiesta è stata definita (che vuol dire?) dalla sede territoriale competente e assegnata al funzionario competente per l’evasione”. Quindi, non hanno ancora fatto nulla.

E i soldi trattenuti dove sono andati?

Intanto diciamo subito che qui di competente non c’è nessuno: se dei burocrtati da scrivania non trovano il tempo in tre mesi di far sapere a un pensionato perché gli hanno sottratto indebitamente 100 euro al mese, c’è qualcosa che non va. E poi a questo punto si potrebbe anche pensare male: siccome nessuno è responsabile, l’ente non è responsabile, non c’è nulla che si possa fare, con l’Inps non si può parlare, questi soldi che fine hanno fatto? Non sarebbe meglio, il giorno dopo la richiesta, perdere 30 secondi e dire al pensionato: “Guarda che quei 100 euro te li abbiamo trattenuti per questo motivo…”?
E’ la solita vergogna, e non è solo l’Inps che vessa e insulta e offende l’utente con le sue prevaricazioni e prepotenze, ma anche Acea, Enel e altri carrozzoni costosi che per giunta non svolgono bene il loro lavoro.