Inter-Lazio 2-2: un pareggio che profuma d’orgoglio per i biancocelesti

FOTO: S.S. Lazio

Contenuti dell'articolo

La Lazio esce da San Siro con un pareggio prezioso, che va oltre il semplice 2-2 maturato sul campo dell’Inter. Una prestazione di carattere, maturità e tenacia per la squadra di Marco Baroni, capace di recuperare due volte lo svantaggio contro una delle formazioni più attrezzate del campionato. Un punto che, pur non cambiando radicalmente la classifica, certifica la crescita mentale del gruppo biancoceleste e lascia segnali incoraggianti in vista del finale di stagione.

Una Lazio coraggiosa, mai doma

Nel catino del Meazza, dove spesso la Lazio ha faticato, i biancocelesti hanno mostrato un atteggiamento propositivo sin dai primi minuti, pur dovendo incassare la rete dell’1-0 nel primo tempo: al 19’, infatti, è Bisseck a sbloccare la gara sugli sviluppi di un corner, complice una serie di rimpalli favorevoli. Un colpo che poteva tagliare le gambe, ma la Lazio ha saputo reagire con lucidità, contenendo le folate nerazzurre e restando sempre in partita.

Nella ripresa, il cambio decisivo: Pedro al posto di Isaksen al 53’. Lo spagnolo, con la sua esperienza e qualità, cambia il volto dell’attacco laziale. Prima è Dia ad avere una grande occasione al 70’, sprecata di poco. Poi è proprio Pedro, al 74’, a trovare il gol del pareggio con un inserimento perfetto e un tocco da rapace d’area. Rete inizialmente annullata per fuorigioco, ma convalidata dal VAR tra le proteste del pubblico interista.

Reazione biancoceleste e Pedro show

Nonostante il nuovo vantaggio nerazzurro al 79’ con Dumfries – ancora su corner – la Lazio non ha mai perso la testa. È qui che emerge lo spirito della squadra di Baroni, che si spinge in avanti con determinazione. All’84’ arriva l’episodio che cambia nuovamente l’inerzia del match: tocco di mano di Dumfries in area e rigore assegnato dopo la revisione al VAR. Proteste da entrambe le panchine e cartellino rosso per i due allenatori, ma nulla distoglie Pedro dal dischetto: lo spagnolo firma la sua doppietta personale battendo Sommer all’89’ e regalando il 2-2 finale.

Nel finale da cardiopalma, è Mandas a blindare il pareggio e Arnautovic a divorarsi il possibile 3-2 in pieno recupero. Gol anche segnato dall’austriaco al 96’, ma il VAR spegne l’esultanza nerazzurra per posizione irregolare. La Lazio porta a casa un punto che vale, se non per la classifica, almeno per l’autostima.

Un segnale forte in vista del futuro

Il pareggio di San Siro è una prova di forza mentale per la Lazio. Nonostante le difficoltà incontrate nel corso di una stagione altalenante, la squadra ha saputo trovare compattezza e reattività nei momenti chiave. Pedro è l’uomo copertina, ma l’intera squadra ha risposto con coraggio e coesione.

Con l’ultima giornata di campionato all’orizzonte, la Lazio può guardare con fiducia al futuro. Il gioco espresso e la capacità di reagire contro un avversario del calibro dell’Inter sono segnali chiari di una squadra viva, pronta a gettare le basi per una prossima stagione più ambiziosa.

Il Tabellino

INTER-LAZIO 2-2
INTER (3-5-2) – Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni (46′ st Zalewski); Dumfries, Barella, Calhanoglu (46′ st Arnautovic), Mkhitaryan (46′ st Zielinski), Dimarco (22′ st Carlos Augusto); Thuram, Taremi (10′ st Correa). A disposizione: Di Gennaro, Martinez, de Vrij, Asllani, Pavard, Darmian, Topalovic. All. Inzaghi.
LAZIO (4-2-3-1) – Mandas; Marusic, Gila (51′ st Gigot), Romagnoli, Nuno Tavares (21′ st Hysaj); Guendouzi, Rovella; Isaksen (7′ st Pedro), Vecino, Dia; Castellanos. A disposizione: Furlanetto, Provedel, Dele-Bashiru, Noslin, Tchaouna, Belahyane, Provstgaard, Basic. All. Baroni.
Arbitro: Chiffi
Marcatori: 46′ pt Bisseck (I), 26′ st Pedro (L), 34′ st Dumfries (I), 45′ st Pedro rig. (L).
Ammoniti: Calhanoglu (I), Castellanos (L), Gila (L), Romagnoli (L).
Espulsi: Baroni (L), Inzaghi (I)

FOTO: S.S. Lazio
FOTO: S.S. Lazio

FOTO: S.S. Lazio